Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Il nome Prizzi deriva dal greco Purizo che significa incendio.
Le origini del Comune di Prizzi sembrano risalire dai superstiti della città sicana Hippana che, nel 258 a.C., originarono il Castello di Prixis sulla montagna dei Cavalli, dove già esisteva una fortezza elima.
La città di Hippana è stata probabilmente fondata da Gerone, intorno al 480/476 a.C. Si narra che, in seguito ad un assalto dei Romani, gli Hyppani si rifugiarono sulla Montagna di fronte, da qui la nascita del popolo di Prizzi.
Nei secoli la cittadina, che ha conservato intatto il suo fascino medievale, ha subito innumerevoli dominazioni che ne hanno ampliato l'importanza. Poco alla volta e per un insieme d’eventi favorevoli, Prizzi si costituisce capoluogo dei casali e villaggi vicini divenendo un borgo feudale e si attribuisce un esteso entroterra che diviene la sua provincia.
Questo territorio su cui Prizzi riesce ad imporsi, nel 1155 viene smembrato da Matteo Bonello, signore normanno di Prizzi, che ne assegna una parte al monastero di Sant'Angelo, di proprietà dei Cistercensi, e una parte al monastero di San Cristoforo. La donazione di Matteo Bonello al monastero di Sant'Angelo fonda l'attuale territorio comunale di Prizzi.
Nei secoli XIII e XIV viene in possesso della signoria dei Bonanno e vi rimane fino al 1812, quando furono aboliti i diritti feudali.
Nel settore monumentale spicca la Chiesa Madre del XVI secolo che fu costruita sull'originaria Chiesa di S. Giorgio. Citiamo anche la Chiesa del Crocifisso del 1706 di tipica fattura barocca. Del Castello di età medioevale rimangono solo alcuni resti.
Tipico prizzese è il cosiddetto "Ballo dei Diavoli" che si svolge nella Domenica di Pasqua e che rappresenta la lotta fra il Bene ed il Male.
I principali prodotti agricoli del luogo sono i cereali ed i caseari. è rilevante l'allevamento di bovini, ovini ed equini. Singolare è la lavorazione del legno e del ferro, la tessitura dei tappeti ed i ricami.