Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Sorge in una zona collinare interna, posta a 650 metri sopra il livello del mare.
Il nome della cittadina deriva dal latino medioevale Noara e dal siciliano Nuara che significa "orto, campo coltivato".
Il primo centro urbano venne fondato intorno al 1195 nella zona circostante il castello di epoca medioevale e fu abitato da una colonia di lombardi. Nel XIII secolo fu acquisito dal signore Ruggero di Lauria e poco dopo passò in possesso del nobile Matteo Polizzi.
In seguito il borgo feudale fu dominato dalla famiglia degli Alogna sino al 1392 anno in cui il re Martino ne prese possesso. Quindi appartenne ai nobili Gioieni fino all'abolizione della feudalità.
Di particolare interesse architettonico sono il Duomo ampliato nel sec. XVI che conserva dodici pregevoli altari marmorei, la Chiesa detta "La Badia" che racchiude un lavabo in bronzo del XIII secolo, la Chiesa dell'Annunziata edificata nel secolo XVI e la Chiesa di S. Giorgio che si erge su un impianto di dodici colonne in pietra arenaria.
Rilevante fra le strutture urbanistiche è la Fontana sita di fronte il Palazzo comunale e costruita nel 1668.
Posto al confine tra i monti Peloritani e i Nebrodi, Novara di Sicilia vanta una ricca produzione agricola di nocciole, noci, castagne, frutta e ortaggi.
Ottimi sono inoltre i formaggi locali, in particolar modo il cosiddetto "maiorchino", che si possono gustare nell'annuale Sagra del Formaggio che si tiene nei mesi di febbraio e marzo. Gli allevamenti di bovini, ovini, suini e caprini sono ampiamente sviluppati.