Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Il centro abitato principale del comune, Castroreale, sorge sul colle Torace, un rilievo dei monti Peloritani nord-occidentali ai cui piedi, presso le sponde del torrente Longano, Gerone II re di Siracusa sconfisse i Mamertini nel 265 a. C. .
La leggenda, vuole che a fondare Krastos fosse Castoreo, sposo di Artemisia, figlia del re Artenomo che, venuto dal Medio Oriente, aveva fondato su una delle colline vicine al sito attuale, una città che, in onore della figlia, aveva chiamato Artemisia.
Krastos, successivamente, cambiò il suo nome prima in Crastina, poi in Cristina o Crizzina, e costituì nel periodo normanno-svevo l'insediamento originario del centro.
Le prime notizie storiche certe si rinvengono risalgono alla rivolta dei Vespri Siciliani in un diploma datato 1324 con cui, per premiare la fedeltà' dimostratagli durante la lotta contro gli Angioini, Federico II d'Aragona ordina la ricostruzione di un (preesistente) castello.
L'abitato che si sviluppò intorno al fortilizio venne rinominato Castro ed in seguito Castroreale e rimase sempre città demaniale accrescendo nel corso dei secoli la propria importanza, prosperità economica ed estensione territoriale grazie anche alla posizione strategica che rivestiva sia nel sistema di fortificazioni poste sul versante tirrenico a difesa della Piana di Milazzo che nel sistema dei collegamenti con i centri fortificati della costa ionica, tramite i percorsi interni alla catena dei Peloritani.
Posta a capo di un vasto territorio, ottenne dai vari sovrani una serie di privilegi che le consentirono una discreta floridezza economica, alla quale certamente non fu estranea, fino alla fine del sec. XV, di una numerosa e attiva comunità ebraica, della cui sinagoga (o moschita), ampliata nel 1487, resta oggi l'arco moresco collocato alle spalle del Monte di Pietà.
Capoluogo di distretto, Castroreale è stata sede di importanti uffici sino alla metà circa del XIX secolo.
Dopo il terremoto del 1693, Castroreale vide il sorgere di numerosi abitati stile tardo barocco. Ma, in seguito al terremoto del 1783, molti preferirono trasferirsi sulla costa ed iniziò la lenta decadenza con l'impoverimento economico e demografico della parte montana del territorio, poi aggravata dal processo di disgregazione territoriale che ne è conseguito e che diede luogo alla costituzione di altri tre comuni: nel 1815 Barcellona, nel 1947 Rodì Milici e nel 1966 Terme Vigliatore.
Dell'attuale territorio comunale fanno parte anche i centri abitati delle frazioni di Bafia, Catalimita, Protonotaro; quest'ultima fu un tempo feudo baronale e conserva ancora l'antica dimora fortificata.