Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Sorge in una zona collinare nella valle del torrente Petrolo, affluente di sinistra del fiume Alcantara.
Posta a 320 metri s.l.m. e dista circa 15 chilometri dal mare e 3 chilometri dalla Strada Statale 185 di Sella Mandrazzi
Il nome della cittadina deriva dal siciliano Graniti, che significa "granai" e fa riferimento alla produzione di grano tipica della zona.
Il centro fu fondato nel IX secolo dagli Arabi e il nome di Casali dei Graniti viene citato in un diploma del 1117.
Si parla ancora del feudo di Graniti nel 1356 quando fu acquistato dal nobile messinese Giovanni Mangiavacca. In seguito appartenne a diversi feudatari: a Nicola Castagna nel 1372 e a Giacomo Balsamo nel 1498.
Il paese nasce nel seicento attorno ad un casale voluto dal conte di Taormina dell'epoca, ma ha il suo maggiore sviluppo nell'ottocento.
Il nucleo più antico dell'abitato fu costruito in contrada Roccachiacchiera, dove vi sono ancor oggi case con stipiti in pietra scolpita a mano risalenti ai primi anni del XVIII secolo.
In seguito Rimase sotto la circoscrizione governativa di Taormina fino al 1639, quando venne acquisito dalla nobile famiglia Mastrillo.
Nelle vicinanze del paese si trova la splendida Riserva Naturale della Valle dell'Alcàntara.
Le frazioni sono Fejo, Finaita, Muscianò e Postoleone. Nella frazioni sono presenti attivita' di ristorazione e agriturismo.
Le attività economiche prevalenti sono l'agricoltura, l'allevamento e l'artigianato. Si producono vino, formaggi, olive, castagne, mandorle, pesche, ciliegie, mandarini, arance, limoni
Gli allevamenti presenti sono quelli di bovini, ovini e l'apicoltura. Molto buoni sono inoltre i vini locali. Caratteristici sono i manufatti in legno e in ferro.