"Se un uomo non avesse che un solo giorno da passare in Sicilia e domandasse cosa vedere, io gli risponderei senza esitare: Taormina..."
Guy de Maupassant (1885)
Su di una breve terrazza, formata da un caratteristico complesso di rocce calcaree che si affacciano al tratto meridionale dei Peloritani, nel sito dell'antica "Tauromenion", sorge la moderna Taormina, a metà strada tra Messina e Catania, in una zona paesaggistica che è tra le più belle ed incantevoli del mondo. La città fondata da Andromaco nel 358 a. C. al tempo della distruzione della calcidica Naxos ad opera di Dionigi, tiranno di Siracusa, ebbe alterna fortuna attraverso i tempi della sua millenaria storia. Ebbe un periodo di grande splendore sotto i greci ed i romani e fu sede preferita dei bizantini e successivamente anche loro capitale. Nel 902 venne distrutta dagli arabi. Ricostruita dai Valdemoni con il nome di "Taormina la nuova" venne nuovamente distrutta dagli arabi nel 962. Conquistata dai Normanni nel 1079 Taormina risorse. Nel 1410 fu scelta come sede di parlamento quando bisognava proclamare un nuovo re per la Sicilia dopo la morte di Martino II e nel secolo XVII chiese a Filippo V il privilegio di non essere più tolta al demanio. Per il clima mite, le bellezze del paesaggio, il patrimonio artistico e culturale Taormina, dotata di ottime attrezzature ricettive, è una stazione di soggiorno di fama mondiale e rappresenta una delle principali mete turistiche italiane. Oltre l'industria alberghiera notevoli fonti di reddito sono rappresentate da una fiorente agricoltura (ortofrutticoli ed agrumi) e da un artigianato specializzato nella produzione di souvenirs, nel ricamo e nella lavorazione artistica del legno e dei metalli.