Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
San Cono sorge a 525 m s.l.m. e a 81 km da Catania nel settore meridionale dei monti Erei, alle falde del monte San Marco.
Il rinvenimento di un villaggio di capanne con materiale appartenente al neolitico consente di affermare che insediamenti umani fossero presenti sul territorio già millenni fa, ma poco si sa della storia ante-feudalesimo di San Cono.
Già facente parte del feudo della contea di Grassuliato, nell'attuale contrada di Salomone in territorio di Mazzarino, il feudo di "Dainamare e Santo Cono" dopo alterne vicende che lo videro proprietà delle più importanti famiglie nobiliari isolane, passò a Don Ottaviano Trigona Bellotti di Piazza Armerina, il cui primo provvedimento fu quello di popolarlo, ottenendo il 12 febbraio 1785 dal Vicerè Domenico Caracciolo, la "licentia populandi".
Il paese, secondo una tesi sostenuta da Carlo Incudine, pare abbia assunto questo nome per il fatto che il feudo era prima posseduto dalla famiglia Santapau, parenti del Santo omonimo che visse dal 1139 al 1236.
Dal giugno del 1883 il marchese Trigona incominciò a cedere in enfiteusi case ed appezzamenti di terreno ai nuovi abitanti che ne facevano richiesta
Intanto, a causa di contrasti tra la concezione feudale della proprietà sostenuta dai discendenti dei Trigona e la nuova Costituzione che il Regno delle due Sicilie si era dato, San Cono dal 1842 al 1859 venne aggregato a San Michele di Ganzaria per la tutela amministrativa.
Superata questa triste fase di storia locale, primo sindaco del nuovo comune fu Gaetano dell'Aia, mentre primo potestà, con l'avvento del fascismo, fu Giuseppe Fraggetta, seguito da Michelangelo Franchino, personalità di alto ingegno e lungimiranza. Durante la prima fase del fascismo i "massari" socialisteggianti si opposero ai "mastri" sostenitori della nuova ideologia. Le prime elezioni democratiche videro sindaco il maestro Gianbattista Caponetti.
Oggi Il paese è diviso idealmente in due parti, San Cono superiore e San Cono inferiore e Vi sono cinque quartieri:
- quartiere della "Piazza", nella parte centrale del paese;
- quartiere del "Crocifisso", nella parte più alta;
- quartiere della "Creta", nella parte nord-occidentale, detto così per via della zona argillosa su cui sono state costruite le abitazioni;
- quartiere "Milicuccu", risalente a dopo la seconda guerra mondiale;
- quartiere della "Forca", uno dei più antichi, dove in origine si trovava la forca, segno del potere feudale.
ECONOMIA
San Cono fonda la sua economia sull'agricoltura, peraltro fiorente (fichi d'India, cereali, carciofi, uva da vino, agrumi e ottimi fichidindia). Allevamenti: ovini, bovini.