Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Castelvetrano è un comune di oltre 30.000 abitanti della provincia di Trapani.
La città nacque probabilmente a causa di una trasformazione sociale avvenuta dopo la conquista normanna (1130). I contadini iniziarono a popolare i borghi: nacque quindi, come nel resto d'Italia e d'Europa, la borghesia. L'esistenza della città è documentata a partire dal dominio angioino.
Il toponimo Castrum Veteranum era comunque usato già prima della nascita della città, forse per indicare un incrocio tra vie di comunicazione.
Nel 1299 Castelvetrano viene concessa ai Tagliavia futuri principi della città, il cui cognome muterà nel tempo in Aragona e Pignatelli. Tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento, Castelvetrano divenne il centro dei possedimenti dei Tagliavia-Aragona, arricchendosi di numerose opere d'arte.
Nel 1522 il re di Spagna Carlo V elevò la città a contea, nel 1564 il figlio Filippo II la eresse a principato. Sotto il dominio spagnolo Castelvetrano conobbe nel Seicento un periodo di carestie ed epidemie.
Durante il Risorgimento Castelvetrano insorse due volte (1820 e 1848). Nel 1860 alcuni castelvetranesi si unirono ai Mille di Garibaldi.
Sul territorio comunale di Castelvetrano si trova il parco archeologico di Selinunte, il più grande d'Europa. Antica città greca dove sono ancora visibili le mura delle città, le vie principali con le abitazioni, i templi e i santuari.
Marinella di Selinunte è un antico porto di pescatori, attualmente località di villeggiatura. La pesca vi è ancora pratica con piccoli pescherecci a servizio delle attività turistiche.
Triscina di Selinunte è un'altra località balneare, situata a poca distanza dal capoluogo comunale e divisa dal parco archeologico di Selinunte dalla riserva naturale del fiume Belice.
La città ha dato i natali a Giovanni Gentile.
ECONOMIA
Le attività economiche prevalenti nel comune sono il commercio e l'agricoltura. Il centro è uno snodo commerciale strategico di tutta la Valle del Belice e della Sicilia occidentale in genere.
Nell'agro di Castelvetrano le coltivazioni prevalenti sono quelle dell'olivo, della vite e del frumento duro. Interessante è anche la coltivazione di ortaggi dentro e fuori serra prevalentemente per consumo locale. La varietà di olivo quasi esclusivamente coltivata è la Nocellara del Belice dove in queste zone trova l'habitat ideale di coltivazione. Da questa oliva, a duplice attitudine, si ricava un olio (Valle del Belice) che recentemente ha ricevuto la Denominazione di origine protetta (DOP) "Valle del Belìce", olio pluripremiato in vari concorsi nazionali ed internazionali, e ben accetto e conosciuto in tutto il mondo, con caratteristiche di fruttato intenso e sentori di pomodori secchi, carciofi e mandorle. Con la Nocellara si ricavano anche olive da mensa conciate con vari metodi: in salamoia, alla Sivigliana, Californiano e "Castelvetrano", che vengono esportate in tutta Italia. Dal 1998 ha ricevuto anche le denominazione DOP per l'oliva da mensa, e ad oggi è l'unico prodotto in Europa ad avere contemporaneamente due denominazioni DOP.
La città inoltre fa parte del circuito delle Città dell'olio.
I vitigni che si coltivano vanno dal Catarratto bianco per vino da taglio, a uve bianche e rosse per vini pregiati (Chardonnay, Nero d'Avola, Syrah, Cabernet Sauvignon). Col frumento duro, ed in particolare con la varietà Tumminìa si produce il Pane nero di Castelvetrano, conosciuto in tutta Italia e con la caratteristica di avere crosta nerastra, mollica scura e sapore intenso. Molto di questo pane viene ancora impastato a mano e lo si può trovare in alcuni panifici "casalinghi".