Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Gibellina, dall'arabo Gebel (monte,altura), si sviluppò nel medioevo come villaggio agricolo attorno al castello edificato nel XIV secolo da Manfredi Chiaramonte.
Completamente distrutta dal sisma del 1968, insieme agli altri paesi della Valle del Belice, la cittadina è stata ricostruita in contrada Salinella, a 18 km dall'originario ma ormai inesistente abitato.
Unica al mondo per l'innesto dell'arte moderna su un tessuto culturale contadino, viene chiamata "città museo", e Gibellina (m 220 ab. 4733) è davvero una galleria d'arte contemporanea all'aperto ricca di opere d'arte e di cultura.
Un grande museo all'aperto dove si assiste al cambiamento di una società rurale che ha dimostrato di sapere interagire ed interessarsi all'arte e all'architettura contemporanea.
Alla sua ricostruzione hanno partecipato architetti di grande talento (Vittorio Gregotti, Giuseppe Samonà), che gli hanno conferito un aspetto urbanistico delle New Towns inglesi.
Noti artisti e urbanisti come P. Nicolin, L. Quaroni, A. Pomodoro, P. Consagra, C. Cagli, P. Cascella, O.M. Ungers e A. Mendini, hanno tutti partecipato alla realizzazione e alla riqualificazione dell'abitato.