Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Capizzi sorge in una zona montuosa, posta a 1146 metri sopra il livello del mare.
Il nome del paese deriva dal latino Capitium, che significa falco.
Alcuni storici concordano nel far risalire l'origine della civiltà capitina al tempo dei Siculi o dei Sicani. Altri, infatti, si sono occupati di questa città nel passato: il Fazzello e l'Arezzo che si rifecero a Tolomeo ed a Filippo Cluverio, ma solo il Caruso avanza l'ipotesi che Capizzi come Modica a Bidi sarebbe stata costruita dai Siculi che, insediati in una prima fase lungo la costa orientale della Sicilia, si spostarono ad ovest nell'interno per sfuggire alle continue scorribande dei pirati greci.
Studi del Brea, del Cavallaro e del Pace concordano nell'ipotesi che sia il centro che il territorio capitino rientrassero, nella seconda metà del IV secolo a.C., in una serie di insediamenti tra il Simeto ed il Salso. Solamente scavi archeologici potranno confermare tali tesi che ad oggi sono tutte di riscontri oggettivi e prove materiali. La prima attestazione dell'esistenza della cittadina risale al periodo romano ed è Cicerone che, nelle Verrine, attesta che "L'Aurea Urbs Capitina" era tra quelle "vessate dalla sete dei Decumani sotto Verre", dandoci così una prova inconfutabile che almeno nel periodo romano l'esistenza di un centro abitato è certo.
Nel corso dei secoli Capizzi fu conquistata dagli Arabi, dai Normanni e dagli Svevi. Durante la dominazione di questi ultimi, fu governata prima dagli Antiochia e poi da Blasco di Alagona.
Successivamente fu possesso di altre famiglie di feudatari: dei Polizzi fino al sec. XVI, degli Spadafora e dei Di Ballo.
Riscattato dai cittadini, il borgo appartenne al demanio fino al 1682, quando fu acquistato dal Marchese Lancellotto Castelli, della cui famiglia fu possesso per diverso tempo.
Le attività economiche principali sono l'agricoltura e l'allevamento. Le colture prevalenti sono ciliegie, castagne, mandorle e grano.
Gli allevamenti presenti sono quelli di bovini e ovini. Sono inoltre molto buoni i formaggi tipici del luogo.