Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Catania ha una storia lunga ventotto secoli, attraverso i quali ha vissuto sotto le dominazioni greca, romana, ostrogota, bizantina, musulmana, francese e spagnola fino all'annessione al regno d'Italia nel 1860.
Il suo centro storico è stato dichiarato patrimonio dell'umanità, assieme ai sette comuni del Val di Noto, nel 2002. Catania è una città che offre paesaggi diversi dalla montagna al mare. L'Etna ha distrutto Catania per ben sette volte ma grazie alla tenacia dei suoi cittadini è stata sempre ricostruita. Innumerevoli sono le testimonianze storiche lasciate dalle civiltà che si sono succedute in Sicilia dai Fenici fino ad arrivare agli Spagnoli, passando per Arabi, Normanni, Angioini etc..
Durante il boom degli anni sessanta, Catania venne definita la Milano del Sud per la dinamicità nell'economia e nell'espansione della popolazione. Nel 1964 fu reso noto il Piano Regolatore Generale di Luigi Piccinato, che puntava al recupero delle zone più degradate, come San Berillo e San Cristoforo, dove tutt'ora ben poco è cambiato. Iniziò la costruzione a Librino su progetto del giapponese Kenzo Tange, ma di fatto stravolgendone l'attuazione pratica.
Nel 1971 la popolazione toccò i 400.000 abitanti, quasi duecentomila in più in trent'anni. Grandi appalti, possibili per l'assenza di un piano regolatore, vengono interamente gestiti dal clan mafiosi quali quello di Benedetto Santapaola, detto Nitto. I primi a denunciare la situazione furono i giornalisti della rivista I Siciliani di Giuseppe Fava, che sarebbe stato ucciso nel 1984.
Da allora alcune cose sono cambiate e la città è decisamente più vivibile. Negli anni novanta Catania ha conosciuto un'esplosione della sua vita notturna grazie anche alla nuova politica dell'amministrazione del sindaco Enzo Bianco, che facilitò la concessione di licenze per l'apertura di ristoranti, caffè, pub, le strade del centro storico si sono popolate con migliaia di giovani, provenienti anche dai centri limitrofi.
Dal 2000 Catania ha iniziato una fase di grande ristrutturazione architettonica, promossa dall'ex sindaco Bianco. La città, agli inizi del 2008, ha vissuto una grave crisi dovuta al dissesto economico delle finanze comunali lasciate dal sindaco dimissionario Scapagnini di Forza Italia dando vita ad un grave buco finanziario per la città con innumerevoli disservizi, miliardi di debiti a società bancarie ed altri enti tra cui anche la società dell'ENEL facendo sì che la città venisse spesso lasciata al buio per sospensione dell'energia elettrica per la pubblica illuminazione.