"Tanti sono gli illustri scrittori, compositori e poeti che hanno avuto i natali in questa fantastica terra e che hanno saputo conquistarsi la fama mondiale."
«Attuare un viaggio ideale tra i Parchi Letterari siciliani vuol dire apprezzare autori celebri nonché gli oggetti ed i prodotti tipici della Sicilia cari a tali autori, conoscere meglio gli avvenimenti storici e le tematiche che hanno ispirato tali geni di indiscutibile fama. Vuol dire celebrare il lavoro di tanti uomini illustri e di tutto ciò che lo ha ispirato come l'arte, il paesaggio, la storia, le tradizioni ed i sapori.
I Parchi Letterari permettono la scoperta dei luoghi fonte d'ispirazione e tracciano un itinerario storico-culturale segnato dalla vita e dalle opere di questi scrittori che, del territorio, hanno fatto motivo delle loro narrazioni, della loro letteratura e che oggi l’iniziativa ripropone in un fertile connubio tra cultura e occasioni di sviluppo.
La loro realizzazione rappresenta un sistema per conservare e rivalutare il vasto patrimonio letterario della Sicilia e consente al contempo il recupero dei valori territoriali, come matrici di identità, e di quelle energie economiche, sociali e culturali in grado di trasformare in fattore innovativo la memoria, in nuove forme di sviluppo la conservazione.
La presenza nell’isola di importanti scrittori e il ruolo svolto dai loro “sedimenti letterari” diventano una preziosa occasione di sviluppo e un mezzo di territorializzazione del patrimonio culturale, che apre prospettive concrete di rivitalizzazione in senso turistico anche per aree emarginate.
In Sicilia i Parchi Letterari istituiti dalla Fondazione Ippolito Nievo sono attualmente sette: Stefano D’Arrigo, Salvatore Quasimodo, Leonardo Sciascia, Giovanni Verga, Nino Savarese, ElioVittorini e Al Idrisi, di cui i primi tre realizzati con il contributo della Sovvenzione Globale.
In Sicilia i primi componimenti poetici si fanno risalire al XIII secolo, periodo in cui si affermò la scuola siciliana presso la corte di Federico II.
Uno dei poeti più importanti dell’epoca fu Giacomo Da Lentini considerato l’inventore del sonetto. Subito dopo il successo che la scuola ottenne sotto il dominio di Federico II e dei suoi immediati successori, ci fu un periodo buio e i testi letterari di quell’epoca si riducono solo ad alcune traduzioni di testi latini e del Vangelo secondo Matteo.
Nel quattrocento, grazie all’opera di Francesco Petrarca, si sviluppa in Sicilia un movimento chiamato petrarchismo dialettale, corrente che si amplierà nel secolo successivo e darà vita a moltissimi testi su svariati argomenti. Nel seicento questo movimento, che tanto aveva dato alla letteratura siciliana, si concluse. Il settecento e l’ottocento tornano ad essere un periodo d’oro per la letteratura siciliana. Nel 1840 nacque a Catania Giovanni Verga, uno massimi esponenti della letteratura italiana a cui va il merito di aver portato il verismo in Italia (versione italiana del naturalismo francese).
Luigi Capuana, sull’onda di Verga, adattò il verismo italiano, al siciliano e compose moltissime commedie raccolte ora in “Teatro dialettale siciliano”. All’inizio del ‘900 domina la scena Luigi Pirandello. Di origini agrigentine lo scrittore, oltre ad comporre in lingua italiana ed essere uno dei massimi esponenti (premio nobel per la letteratura nel 1934) compose molto anche in dialetto siciliano (Liolà e Pensaci, Giacomino!). Oggi, sicuramente, va ricordato Andrea Camilleri, che con il suo famosissimo Montalbano, ha portato la letteratura Siciliana e la Sicilia a livelli internazionali.
Questa lunga tradizione letteraria, fatta di nomi eccellenti e maestose opere, ha portato la Regione Sicilia a creare dei Parchi Letterari rivolti a tutti, giovani ed anziani, affinché meglio conoscano uomini ed ambienti della Sicilia di ieri e di oggi ed incomincino ad amare veramente questa terra, ricca di bellezze ma anche carica di sventure.
Principali Parchi Letterari nelle
Province siciliane
|