Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Il paese dista 52 km da Catania a475 m s.l.m. a nord del Monte Judica sul quale sussistono resti d'età greca. Citato in età saracena col nome di Zotica, ebbe un munitissimo castello, assalito e preso da Ruggero. Successivamente il borgo, col suo territorio, appartenne a Caltagirone seguendone le vicende. Il comune fu costituito nel 1934 staccandolo da quello di Ramacca. Il monte Judica ha una posizione fortificata, si estende in direzione est-ovest, è scosceso in ogni sua parte e a tratti precipitoso. Per queste condizioni e per la sua posizione topografica non potè restare fuori dagli avvenimenti storici dell'isola fin dalla preistoria. Alcuni studiosi sostengono l'esistenza fin dall'VIII secolo a.c. di una città greco-indigena sul monte, che continuò a vivere in epoca romana, bizantina, araba e normanna. Oggi il paese è costituito da un nucleo centrale, sito a mezza costa del monte Judica, e dalle frazioni di Carrubo, Giumarra, Cinquegrana e Franchetto. Economia:
Buona parte del territorio comunale è costituito da boschi, prati e pascoli permanenti che favoriscono l'allevamento di ovini e caprini (oggi oltre 4.000 capi), bovini, equini e suini.
Considerevole è l'uso di calcare, a lastroni quasi regolari, nell'architettura spontanea fiorita sul monte Judica e nelle vicinanze; ne sono esempi le tipiche fattorie, i resti dei muretti di recinzione degli ovili, il suggestivo rudere della Chiesa di S. Michele Arcangelo. Prodotti agricoli: agrumi, cereali, olive, prodotti caseari.