Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Torretta, ridente paesino della Sicilia Occidentale, sorge alle falde del Monte Canalicchi, a circa 330 metri sopra il livello del mare, dista 22 Km da Palermo. Il nome Torretta forse deriva dall'esistenza di una piccola torre attorno alla quale si pensa sia sorto il paese verso la metà del XVII secolo.
Nel corso della sua storia Torretta, prima come feudo, poi come baronia ha avuto la prerogativa di appartenere a famiglie tra le più nobili della Sicilia, i Grifeo, i Santapau, i Traina ed infine, per quattro secoli, i Tomasi di Lampedusa.
Fu fondata nel 1599 dal Barone Arrigo Traina (che l’acquistò da Calce rando Santapace, Signore della Contea di Capaci, che, a sua volta, la aveva acquistato da Giorgio Graffeo, cui l'aveva concessa in vassallaggio il Re Martino) la baronia del Falconiere e della Turricula o Turrecta.
Da Arrigo Trajna l'ereditò il figlio, Rev. Don Francesco, poi Vescovo di Agrigento, e da questi il fratello Giuseppe Antonio, dal quale la ereditò la figlia Rosalia, che alle sue nozze la offrì in dote a Giulio Tomasi-Caro, da Carlo lI, nel 1667, insignito del titolo di Principe di Lampedusa e Linosa, Marchese della Turrecta.
Fu poi governata dalla famiglia Di Benedetto, che si distinse per eroismo nei moti del 1860 per l'Unità d'Italia.
Sin dalla sua origine Torretta fece parte dell'agro palermitano, e i suoi abitanti erano pure detti «cives panormitani», come si rileva da innumerevoli documenti. Al Barone di Torretta, spettava un posto nel Parlamento Siciliano.
Nel 1820 il Casale di Torretta fu eretto in Comune autonomo della Valle (oggi Provincia).
A poca distanza dall'abitato esiste una fonte di acqua det ta “della Favarotta», della quale Vito Amico, nel suo Diziona rio Topograflco, Cars. Sic. 79, tradotto da D. Di Marzo, ediz. 1856, afferma che «gli infermi sperimentano salutare e purgativa». Nei pressi di questa fonte si trovano profonde grotte, ricche di preistoriche stalattiti. Torretta appartiene alla Provincia di Palermo e dal 1844 all’Archidiocesi di Monreale. Prima di quell'epoca fece parte della Diocesi di Mazara del Vallo e comprendeva nel suo distretto parrocchiale anche la frazione di Sferracavallo, successivamente aggregata al Comune di Palermo.
La presenza di splendidi boschi, ricchi di specie arboree, permettono a chi vuole visitare Torretta di passare una giornata verde degustando i prodotti genuini che questa terra produce.
ECONOMIA
La natura rocciosa del suo territorio offre ridottissime possibilità di vita alle poche migliaia di abitanti che sono rimasti. Di questi una minima parte si dedica alla pastorizia e all'agricoltura boschiva. Da queste attività ne ricavano mezzi di sostentamento, infatti si parla a Torretta di industria armentizia ben articolata che offre agli addetti la possibilità di ottimi guadagni attraverso la commercializzazione dei prodotti (latte, ricotta, formaggi). Dall'accurata lavorazione del latte da parte degli allevatori e con i sistemi ancora primitivi si ricava del buon caciocavallo.
Spicca anche la notevole produzione di olive. I principali prodotti dell'artigianato sono i lavori in legno, ferro, alluminio e marmo.