Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Calatabiano è un paese molto antico sulle pendici nord-orientali dell'Etna, sulla destra del fiume Alcantara, presso la sua foce nel mar Ionio a 50 km da Catania. I primi colonizzatori del territorio furono i Calcidesi, essi arrivarono dalla Grecia nel 725 a.C. Di origine saracena (Kalghata Biano) si trova menzionato all'epoca della conquista normanna e fu poi possesso di Pagano e Gualtiero de Parisi, Conti di Avellino, che ne occuparono l'antico castello (1135) che gli Arabi avevano costruito.
Infeudato nel 1213 ad Arnaldo de Regio, fu da Federico II concesso a Gualtiero de Palearis, suo cancelliere e Vescovo di Catania. Dai Vescovi di Catania il borgo pass ò a Ruggero di Lauria e quindi sotto Federico II d'Aragona al genovese Brancaleone Auria. Mensionato nel censo di Re Martino (1408) fu dei Cruyllas e dal 1547 della famiglia Marullo.
In prossimit à della spiaggia fu edificata la singolare residenza sururbana dei Principi di Palagonia (Gravina), il cosiddetto Castello di San Marco.
Oggi l'economia della cittadina si basa principalmente sull'agricoltura (agrumi, uva, olive, olio, cereali, legumi) e sull'artigianato.
Vi sono buoni pascoli permanenti (ovini, caprini, bovini, equini) , una media cartiera,oleifici e varie piccole imprese commerciali ed artigiane.
Il paese comprende Pasteria-Lapide, frazione situata alla sinistra del torrente Minissale, circa un chilometro a sud di Calatabiano.