Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
A 320 m s.l.m. e a 7 km da Catania sulle pendici sud-orientali dell'Etna.
Durante il Medio Evo il paese era inglobato nel territorio de casale di Tremestieri. Menzionato già nel XII secolo col nome di Battiati, ebbe anche il nome di Sant'Agata da una chiesa dedicata alla patrona di Catania, eretta dopo l'eruzione dell'Etna del 1444.
Nel 1444 una colata lavica,infatti, minacciò di distruggere gran parte dell'area sud-orientale dell'Etna. Sia la popolazione che le autorità civiche, chiesero al Vescovo Giovanni De Pescibus di fare una processione col Velo di Sant'Agata e da allora il territorio di Sant'Agata li Battiati, non è mai stato direttamente interessato da altri eventi vulcanici. Dpo il terremoto del 1693 la ricostruzione di Sant'Agata li Battiati fu lenta. Nel diciottesimo secolo il centro contava circa 400 abitanti, cinque chiese e quattro sacerdoti e veniva citato come comunità autonoma, fu in seguito feudo della famiglia Massa, principi di Castelforte.
La storia del paese è sempre stata condizionata da quella della vicinissima Catania.
Nella seconda metà del '700 divenne "Terra gentilizia". E qui, alle falde dell'Etna, vi trascorrevano la villeggiatura marchesi, baroni,principi, cardinali e famiglie nobili. Infatti, risalgono a quell'epoca, in buona parte, tutte le ville patrizie. Villa Anna divenne il quartier generale delle truppe alleate. Le azioni vandaliche della soldataglia produssero enormi danni al patrimonio artistico-culturale della villa. L'8 settembre del ', alla notizia che l'Italia aveva firmato, un folto gruppo di ragazzini in festa invase la navata della chiesetta di San Michele Arcangelo e suonò a distesa di campane per avvertire la cittadina. Al "Te Deum" di ringraziamento partecipò l'intera popolazione, osannante la Vergine del Rosario.
Economia:
Oggi Sant'Agata li Battiati è una moderna cittadina che basa la sua economia sul commercio, sull'agricoltura e su piccole industrie. Fortissimo è il pendolarismo con Catania.
Prodotti agricoli: agrumi, uva, olive, ortaggi (patate primaticce).
Industrie ed Imprese: piccole industrie per la trasformazione dei prodotti agricoli, distributori di prodotti di marche nazionali.