Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
E' il comune più piccolo della provincia di Catania dalla quale dista 26 Km, sul versante orientale dell'Etna a 720 m s.l.m.. e questo lo rende dimora piacevolmente fresca d'estate e luogo accarezzato dalla neve in inverno
La sua posizione panoramica permette ad abitanti e visitatori di godere di un panorama che si estende da Catania a Taormina e, nei giorni tersi, permette di spingere lo sguardo più oltre fino alla Calabria.
Paese antico, ricco di storia e tradizione.Il borgo fu fondato da Giovanni, infante d'Aragona e Duca di Randazzo intorno al 1340.
il duca, infatti, fece costruire fra i boschi del Milo una chiesa dedicata a Sant'Andrea, alla quale assegnò un feudo ed ordinò che fosse priorato della Chiesa di Catania. Giovanni era solito passare parte della stagione estiva in questo luogo. A Milo Giovanni tornò nel 1348, per sfuggire alla peste che imperversava a Catania, ma il viaggio non fu sufficiente a salvargli la vita.Il Vescovo Simone del Pozzo lo concesse al Monastero di Santa Maria di Nuova Luce, e poi a Simone di Necroponte da Randazzo nel 1391. Milo, nei secoli, fu sovente minacciato e danneggiato da colate laviche, ultima delle quali nel 1950. Tra il 1950 e il 1951, infatti, Milo visse l'esperienza più terribile della sua storia poiché si aprirono due bocche eruttive a quota 1800 metri ed i milesi furono costretti a rifugiarsi nei centri vicini.
Il comune fu costituito nel 1955 staccandolo da Sant'Alfio. Economia:
Oggi a Milo la coltivazione dell' uva da vino e da tavola interessa la maggior parte della superficie coltivata.
Buone risorse economiche provengono dal commercio del legname e del vino e dal turismo estivo.
Allevamenti: ovini, bovini.
Industrie ed Imprese: segherie, aziende enologiche.