Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Barrafranca, posta a 447 m. sul livello del mare, si estende su di un colle pianeggiante che sta a fulcro di una vasta conca da cui si dipartono numerose vallate. Nell'antichità queste vallate, la più importante delle quali era la valle del Braemi, hanno rappresentato altrettante vie di comunicazione. E' il comune più meridionale della provincia; da Enna si può raggiungere Barrafranca percorrendo la Statale Pergusina dopo aver oltrepassato il villaggio Pergusa. Le indagini condotte nell'agro di Barrafranca e il rinvenimento in esso di tracce di insediamenti appartenenti a epoche diverse, documentano la presenza umana nel territorio ancor prima della diffusione della civiltà ellenica in quest'area della Sicilia. In periodo normanno si ha notizia di Convicino, situato nella parte sud-occidentale dell'attuale centro e raccolto intorno a una fortificazione (della quale rimangono resti in prossimità della piazza Fratello Messina), di importanza strategica per la sua posizione al margine meridionale dell'altopiano interno: infeudato ai Ventimiglia (sec. XIV), intorno al 1330 fu acquistato dai Barresi, cambiandone nel 1529 il nome nell'attuale Barrafranca. L'alternarsi del centro storico con le zone più moderne rende la visita della cittadina molto gradevole. Interessante è la settecentesca Chiesa Madre, al cui interno è custodita una pregevole tela raffigurante Santa Maria della Purificazione attribuita a Filippo Paladino.