Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Sorge in una zona montana litoranea, posta a 420 metri sopra il livello del mare.
Il nome Militello deriva da Meleto che signfica "campo di mele", mentre l'appositivo Rosmarino deriva dal nome della omonima e vicina valle. Non possediamo molte notizie storiche sul paese, tuttavia sappiamo che il borgo esisteva già in età normanna.
Durante la dominazione sveva appartenne al demanio regio.
Nel sec. XIV fu conquistata dagli Aragonesi e successivamente fu possedimento di diverse famiglie feudali quali quella dei Russo nel 1400 e quella dei Gallego in seguito, sino all'abolizione dei diritti feudali.
Nel settore dei monumenti di particolare rilevanza architettonica sono la Chiesa di S. Domenico del 1400 al cui interno è custodito il sarcofago con le spoglie della baronessa Laura Russo, opera della scuola gaginesca, la Chiesa di S. Sebastiano che custodisce una pregevole tela seicentesca e la Chiesa Madre dedicata a S. Biagio eretta nel XVI secolo che conserva opere artistiche risalenti al 1600 e al 1700. Interessante è pure il Castello di fattura normanna.
Posto su un colle che si affaccia sulla Valle Rosmarino, Militello Rosmarino presenta come attività economica principale l'agricoltura. Le colture prevalenti sono le olive, le granaglie, l'uva da mosto e i fichi che vengono esposti nell'annuale Fiera che si tiene nel mese di giugno.