Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa di S. Anna
La chiesa di Santa Maria di Gesù fu fondata nel 1640, per volere dei Frati Minori Francescani dell’attiguo convento, fondato l’anno precedente. La fondazione dei due edifici si svolse in un clima di grande euforia per i religiosi, dodici in tutto, che fino ad allora non erano riusciti ad avere una sede fissa, costretti a spostarsi continuamente dall’originario convento a Gadera a quello in Contrada Silva, posti entrambi in zone malariche.
Il convento subì notevoli lavori di ristrutturazione nel 1671 e fu sempre abitato anche dai Frati Cappuccini, oltre ai Francescani, fino al 1866. Il terremoto del 1693 distrusse la chiesa e probabilmente anche il convento, per quest’ultimo però non si hanno notizie in merito ad una avvenuta ricostruzione, mentre la chiesa, ubicata alla sua dx., venne condotta a termine nel 1737 e con nuovo titolo dedicata a Sant’Anna. Nel 1748 il convento rivelava la presenza di 25 frati di cui 14 Cappuccini. La legge per lo scioglimento degli ordini religiosi e la confisca dei loro beni, nel 1866, fece incamerare al comune i due edifici. Il convento nei primi anni del ‘900, divenne caserma dei Carabinieri, furono questi ultimi a farlo abbattere intorno al 1916 per poi costruire l’attuale caserma. La chiesa che in ogni sua parte era ricca di decorazioni in tipico stile barocco subì il triste destino dell’abbandono e della lenta rovina, intorno al 1940 crollò il tetto e successivamente, forse nel 1949-50, fu demolita, sopravvive la sola parete dx. addossata al palazzo Gaudioso, con l’imponente parasta tuscanica su via Umberto.
La chiesa aveva pianta ad unica aula di m. 11.00 x 27.00 l’attiguo convento misurava m. 22.00 (facciata) x 25.00, queste misure possono ricavarsi dall’osservazione diretta dei resti e di una mappa catastale del 1915. Entrambi gli edifici erano sopraelevati rispetto al piano stradale, e la chiesa in particolare di circa m. 1.20. Il convento era composto da: piano terra, primo piano e, alla estrema dx. si elevava un secondo piano. Sul prospetto principale vi erano almeno nove aperture per piano (escluso il secondo), all’interno si apriva un cortile di m. 9.00 x 15.00. L’ala dx. del convento venne abbattuta negli anni ‘60 per costruirvi l’attuale palazzo condominiale al n. 1 di via Umberto. La chiesa presentava un’alta facciata terminante con una doppia spiovenza “a capanna” ed era chiusa ai lati da due imponenti paraste di stile tuscanico. Il portale, simile a quelli di altre chiese francofontesi (Matrice, Angelo Custode e S. Gerolamo) era sovrastato da un finestrone fiancheggiato da una coppia di colonnine finemente intagliate. Altre sei finestre si aprivano alle pareti laterali, tre per lato, di queste sono ancora visibili le mostreggiature, nella parte alta della parete sopravvissuta. Nella stessa si notano due arcate, entro cui si trovavano gli altari che, secondo le fonti storiche dovettero essere almeno cinque o sei (compreso il maggiore). L’attuale via S.. Anna fu realizzata dopo aver scavato l’originario livello della chiesa e serve a collegare la via Umberto alla via Savonarola. Durante i lavori di sbancamento vennero alla luce numerose tombe con relativi scheletri poi tumulati nel cimitero comunale. Alcuni notevoli dipinti e forse anche altri oggetti sacri furono trasferiti in Chiesa Madre.
I resti della parete destra dell’ex chiesa sono visibili lungo l’attuale via S. Anna.