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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Ponte Canali

Ponte Canali




L’attuale ponte risale al 1938, nello stesso periodo e fino al 1940, furono eseguiti i lavori di ampliamento della Strada Comunale Costa-Canali, che dalla Strada Comunale Annunziata-Passaneto, a sud, va ad allacciarsi all’antica “Strada Reggia” o Via del Re, a nord. Lungo il tracciato, verso nord, si rese necessario costruire altri due ponti, più piccoli del Canali.
L’antico ponte doveva risalire, stando almeno alle caratteristiche osservabili in una foto d’epoca, al sec. XVIII o ai primi del XIX. Questo venne demolito in quanto aveva la campata molto bassa e nei periodi invernali, durante le frequenti piene del torrente, quasi si otturava, con tronchi, canne, fango e quant’altro trascinato dalle acque. Un simile evento è praticamente impossibile possa ripetersi oggi, in quanto, le acque del torrente un tempo rigogliose anche in estate, vengono aspirate, da almeno trent’anni da alcune trivelle realizzate per usi irrigui, presso la sorgente, in contrada Passaneto.
Il ponte Canali ha, come il precedente settecentesco, un’unica campata con arco a sesto ribassato. L’intera struttura è realizzata in pietra lavica ed è composta da due terrapieni che partendo dai rispettivi colli (Francofonte e Ritturi), sono poi congiunti dalla campata, di m. 7,00. La carreggiata è larga m. 5.00 (compresi i muri di parapetto, che a differenza del resto sono realizzati in pietra arenaria). Non è da escludere che i due terrapieni inglobino parti del vecchio ponte, in quello orientale è visibile, dall’attuale via S. Pellico, un piccolo sottopassaggio, murato forse negli anni ‘50, che da questa via conduceva dall’altra parte, sempre sul margine dx del torrente e poi per mezzo di alcuni grossi blocchi di pietra lavica, posati sul letto del torrente, si poteva attraversare quest’ultimo e raggiungere la fonte Canali.
Sempre da via S. Pellico si staccava una stradella lastricata che fiancheggiando il terrapieno arrivava al torrente, questa però dopo essere stata ricoperta e rialzata con oltre un metro di terra è stata poi chiusa con un cancello e quindi privatizzata nel 1994. L’arcata del ponte è caratterizzata da due rilievi sulle rispettive chiavi: sul fronte nord è scolpita la data 1938, sul fronte sud si nota invece il Fascio Littorio. Nel 1987 il ponte fu deturpato con l’inutile aggiunta, sul parapetto, di due cordoli in cemento armato, su questi furono infissi dei guardrail, il tutto allo scopo di rendere più sicuro il transito veicolare e dei pedoni. Il vecchio parapetto, alto cm. 70 era rivestito, superiormente, da grossi lastroni in pietra levigati e bombati, su cui non pochi francofontesi andavano a sedersi, specie nelle sere d’estate. Un ultimo cenno merita la via Tripoli, ex discesa Canali, che staccandosi dalla via E. Filiberto, conduce al ponte, l’attuale sistemazione risale al 1901, il lastricato che la riveste è composto da file di pietra lavica, trasversali, alternate a file di mattoni in cotto con funzione antiscivolo. Nel 1985 però la strada fu asfaltata, così come la simile via G. Verdi, adiacente il Palazzo Municipale.
Ubicazione::
Tra la via Tripoli ad est e la strada comunale Costa-Canali ad ovest.




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