Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Latrina
Superato l'ingresso, immediatamente a sinistra dell'atrio poligonale, vi è la latrina semicircolare che ancora conserva la canaletta in cui scorreva l'acqua corrente per l'allontanamento degli escrementi. Si tratta di una latrina, ma era un locale molto più confortevole di quello che si possa immaginare. I clienti si sedevano tutti in fila, senza nessun divisorio, e ne approfittavano per incontrarsi e chiacchierare proprio come avveniva alle terme. Non tutti avevano voglia di pagare quando qualche esigenza fisiologica li sorprendeva per strada. I poveri e particolarmente gli avari preferivano recarsi dal "follatore", che aveva sempre pronto davanti alla bottega un grande vaso di terracotta per raccogliere l'urina necessaria per la pressatura dei peli di lepre o dei conigli con cui fabbricava tessuti di feltro. L'urina umana, o più raramente animale, particolarmente pregiata veniva preferita per la sua elevata alcalinità.
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