Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Festa patronale - Grammichele
Annualmente i cittadini grammichelesi festeggiano i Santi Patroni San Michele Arcangelo e Santa Caterina d'Alessandria; la data unica dei festeggiamenti è fissata per il giorno 8 maggio, sebbene le ricorrenze liturgiche cadano rispettivamente il 29 settembre e il 25 novembre. I festeggiamenti prevedono un triduo di tre giorni in preparazione alla festa. Giorno 6 una processione composta dalle confraternite del paese, dalle autorità civili e dal corpo bandistico si reca presso la chiesa dell'Immacolata per prelevare la fulgida statua della Vergine e condurla alla chiesa madre. L'ingresso viene salutato da un nutrito spettacolo pirotecnico in Piazza Carlo Maria Carafa gremita di fedeli che accoglie l'Immacolata con sincera devozione suggellata da festosi spari di mortaretti e fiaccolate. L'interno della settecentesca matrice, fulcro delle manifestazioni religiose più rappresentative della cittadina esagonale, si trasforma all'occorrenza in un via vai di devoti volti a lodare l'effige dell'Immacolata e dei Santi Patroni, figure religiose emblematiche di Grammichele.
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I giorni del 6 e 7 maggio sono caratterizzati principalmente da eventi di carattere folkloristico, generalmente con esibizioni in piazza di artisti locali e corpi bandistici. Durante i tre giorni dei festeggiamenti si susseguono le celebrazioni eucaristiche e il triduo dedicato ai santi.
Il giorno dei festeggiamenti, 8 maggio , si apre con i tradizionali colpi di cannone mattutini ; nel corso della mattinata le autorità civili partecipano alla Santa Messa nella Chiesa Madre, al termine della quale la Piazza Carafa ospita un nutrito sparo di moschetteria e colpi di cannone. Nel pomeriggio fervono i preparativi, i Santi Patroni vengono sistemati sul loro fercolo recentemente restaurato e dopo la Santa Messa , quando l'ultimo raggio di sole illumina il portale della Chiesa Madre, escono trionfalmente preceduti dal simulacro dell'Immacolata e salutati da una folla festante, da un tripudio di "zaaredde", palloncini colorati, fumo e giochi pirotecnici.
L'atmosfera è da favola: ai tradizionali giochi pirotecnici si susseguono lanci di mongolfiere, bigliettini multicolori inneggianti i Santi Patroni e i famosi palluna di San Michele decorati da artigiani locali, il tutto accompagnato da un continuo scampanellio delle campane della Chiesa Madre e dai fedeli imploranti lodi a San Michele e Santa Caterina.
Il feretro dei Santi percorre le vie del centro storico cittadino accompagnando l'Immacolata. Dopo un lungo giro per le vie principali del paese e il "saluto" all'Immacolata che rientra nella propria Chiesa, la processione percorre il Corso Roma e rientra in Piazza Carafa, dove prima del rientro vengono realizzati effetti coreografici con l'ausilio di mongolfiere, giochi artificiali, e luci di vario genere. Concludendosi così il programma religioso, l'esibizione di un artista famoso a livello nazionale e il tradizionale sparo di fuochi artificiali alle ore 24.00 chiudono i tre giorni di festa più sentiti dalla cittadinanza grammichelese.