Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Castello Platamone
Presso la discesa di Via Immacolata, che dal centro storico (Via Platamone) conduce alla SS 115 per Ispica (e all'imbocco autostradale della A 18 sulla provinciale per Pachino) vi è il cosiddetto Castello Platamone, o perlomeno ciò che ne resta.
L'edificio noto come "Castello Platamone" posto nella zona più antica del centro storico rosolinese.
Essa era l'antica dimora della famiglia Platamone, primi feudatari delle terre rosolinesi, che fungeva da fortezza difensiva dell'antico borgo. Di questo edificio chiamato dai rosolinesi "U Castieddu" ("Il Castello") oggi resta ben poco; del vecchio palazzo quattrocentesco e del suo borgo feudale, crollati a causa del terremoto del 1693 non rimase niente venendo così trasformato in palmento, acquisito poi dalla famiglia Nobile che qui vi fondò un'azienda olearia (www.aziendanobile.com). L'ingresso è comunque delimitato da una nicchia campanaria.
Dell'antico castello possiamo comunque ammirare le rovine dell'antico borgo feudale (oggi inglobate nelle abitazioni di Via Consiglio) con quel che resta delle vecchie abitazioni dei feudatari e la in particolare la statuetta della "Madonna del Buon Consiglio" posta sulla parete di uno dei vecchi edifici feudali (si tratterebbe dell'antica Università di Rosolini).
Il vecchio borgo feudale presso cui sorge il Castello Platamone.
Dentro il palmento della famiglia Nobile, vi sono le rovine di una piccola ma interessante Basilica rupestre di epoca bizantina interamente scavata nella roccia e scoperta quasi casualmente.