Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa della Madonna della Provvidenza
La chiesa e ubicata in corso Umberto I, nel nucleo originario del paese. Venne eretta nel 1852 a piccola pianta Basilicale con cupola su tre navate che poggiano su colonne, è instile neoclassico con capitelli e colonne in stile corinzio.
Di recente divenuta Santuario Mariano custodisce il quadro originale della Madonna della Provvidenza che fu trovato in Feudo Dammusi, il 21 luglio 1784. Da questa data ebbe inizio la devozione popolare per la Celeste Protettrice del paese. All'intemo della Chiesa, si trovano diversi altari: uno dedicato a San Giovanni Bosco, uno dedicato all'Addolorata Maria Ausiliatrice(che viene portata in processione il venerdì santo) un altro ancora alla Madonna di Pompei.
L'altare centrale, marmoreo, è dominato dal quadro originale della Madonna della Provvidenza, esso è in ardesia incorniciato da altorilievi in marmo con angeli e con ornamenti in argento applicati posteriormente al suo ritrovamento. Ai lati dell'altare principale vi sono due tele che rievocano il ritrovamento del quadro, opere dell'artista Matteo Terzo.
Nelle navate laterali si trovano le moderne statue di San Giovanni Bosco, e Maria Ausiliatrice. In corrispondenza di uno pseudo transetto, si trovano : la statua dell'Addolorata ( portata in processione il Venerdì Santo) la Madonna del Rosario.
La copertura della chiesa è a volta con riquadri a stucco e si estende per tutta la navata, il pavimento e in marmo policromo. In sacrestia e presente un "Ecce Homo" in legno di autore e di epoca ignota ed una copia su tela del quadro della Madonna della Provvidenza. All'esterno la Chiesa manca del secondo campanile, mai realizzato in fase esecutiva, ed è stata aggiunta al suo posto una bordura frontale in prossimità della Croce. I mattoni tipo cotto nella parte inferiore delle lesene sono stati rivestiti da intonaco. La porta Bronzea narra in sei riquadri la storia del ritrovamento del quadro e della frana del 1838 e nei 4 riquadri in alto l'annunciazione, la natività,la pentecoste e l'assunzione di Maria;l'opera è dello scultore Governali.