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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Chiesa di S. Giovanni Battista - Enna

Chiesa di S. Giovanni Battista - Enna




In una stradina che parte da piazza Coppola, si possono ammirare la torre campanaria e la chiesa di S. Giovanni Battista posizionata dietro la Plaza Maior, al Piano delle Case Grandi (l’attuale Piazza Umberto I). Inizialmente fu dedicata a San Domenico, al cui ordine apparteneva il coesistente vicino convento, demolito alla fine dell' 800, per far posto a una scuola comunale. Nel 1559 giunse a Castrogiovanni il domenicano Tommaso Fazello autore di storia siciliana col suo " De rebus Siculi". Il frate domenicano fece costruire il convento dell'ordine e della Chiesa intitolato a San Domenico, sull'area donata dal generoso nobile ennese Giovan Francesco Varisano. L’edificio fu dunque sede del Convento di San Domenico soppresso nel 1866, le strutture più antiche della chiesa che risalgomo al 1559 furono in seguito abbandonate tanto che nell’originaria sede troviamo attualmente i locali della canonica e proseguendo lungo la Via San Giuseppe il Palazzo della Questura. Originariamente, dunque, la Chiesa venne costruita in austero stile romanico nel 1559 e sempre in quello stesso anno il complesso venne arricchito di stucchi ornamentali di rivestimento. Successivamente la parrocchia di San Giovanni dovette trasferirsi nella chiesa di San Domenico quando fu costretta ad abbandonare l’originaria e antichissima chiesa del trecento per un improvviso quanto catastrofico crollo della quale rimane solo la bellissima torre campanaria detta di San Giovanni oggi annessa al Palazzo di Città. Nel 1967 venne restaurata e adornata di vetrate istoriate con alcuni misteri del Rosario. L'ampia chiesa è divisa in tre navate, il soffitto è alto e gli archi sono a tutto sesto. Entrando in questa chiesa il visitatore può ammirare poche ma pregevoli testimonianze d'arte: nell'abside, un grande quadro, raffigurante la Madonna del Rosario, di Giuseppe Salerno, detto lo "Zoppo di Gangi", assieme ad un altro suo dipinto raffigurante "Santa Barbara", anche se ultimamente si ritiene possibile che la seconda opera fosse di Damiano Basile operativo agli inizi dell 600.
Il quadro " La presentazione al Tempio" è del pittore fiammingo Borremans, che lavorò a lungo in Sicilia, lasciando numerose opere non solo ad enna ma anche a Caltanissetta, Nicosia e Piazza Armerina. All' interno troviamo anche un'antica statua lignea di Santa Apollonia e una pala raffigurante San Domenico sistemata sull' altare maggiore circondata da altre tele.
Il pregevole fonte battesimale del XV sec. , la cui base è di epoca romana; il supporto centrale è un capitello bizantino in marmo rosso, mentre la conca per l'acqua ha uno splendido basso rilievo del 1300. Interessante una " Via Crucis", attribuita alla scuola del palermitano Guido Novelli.
Altre opere in essa contenute: Le anime del Purgatorio,Sant'Antonio Abate, Il Crocifisso, la Madonna che chiede a Cristo di preservare Enna dal terremoto e un sarcofago della famiglia Varisano. All'esterno della chiesa sul muro laterale (costeggia la via San Giuseppe) ancora perfettamente funzionante una meridiana del 1742. Interessante, infine, il seggio. Nelle fondamenta della chiesa si sono trovate spaziose catacombe incavate nella viva pietra, con resti umani e vasi ascritti al periodo greco.




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