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Casa Museo di Antonino Uccello - Palazzolo Acreide
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::Casa Museo di Antonino Uccello a Palazzolo Acreide » Storia

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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Casa Museo di Antonino Uccello - Palazzolo Acreide

Casa Museo di Antonino Uccello - Palazzolo Acreide

Via Macchiavelli,10



Antonino Uccello, poeta ed antropologo, nasce a Canicattini Bagni (Siracusa) nel 1922. Appena ventenne, maestro di scuola, emigra in Brianza ed è forse lì, lontano dalla sua isola, che prende maggiore coscienza delle proprie radici.
La grande dedizione e passione per le tradizioni popolari e la constatazione della rapidità con cui tutto diventava superato, inservibile e conseguentemente dimenticato e distrutto, lo portano a ricercare con la moglie Anna Caligiore tutto quanto fosse legato alla cultura popolare: usi, tradizioni, oggetti.

Lo stesso A. Uccello ne "La casa di Icaro" nel 1980 racconta:

"Quando ci recavamo nei feudi e nelle terre in abbandono spesso i contadini buttavano via gli attrezzi dell'uso quotidiano: cucchiai e collari in legno per bovini o per ovini si ritrovavano negli immondezzai. Era il rifiuto di tutto un mondo che rappresentava il loro stato di oppressione, il loro male antico (...). Era impensabile per me fare un museo di simili oggetti. Ma quando questi utensili cominciarono a subire la distruzione, come mi venne da osservare durante le lotte contadine, inconsciamente mi resi conto che c'era qualcosa che stavamo perdendo irrimediabilmente. Non avevo ancora vent'anni e cercavo di recuperare tutto quello che potevo".

Il bisogno di salvare, tramite gli oggetti, la memoria delle arti e delle tradizioni popolari era per Uccello una "preoccupazione" giornaliera. Ritornato ad abitare in Sicilia, acquista una antica casa a Palazzolo Acreide nella quale decide di realizzare la "Casa Museo" e con una preziosa e accurata ricerca ricrea vari ambienti della casa contadina, con le stanze, il frantoio, la stalla.

La sede museale é un'ala di un antico palazzo baronale "Palazzo Ferla", edificio realizzato, su fabbriche preesistenti, dopo il terremoto del 1693 nel quartiere dei Mannarazzi dove esistevano le mannare, ovvero i recinti per gli ovini.

La Casa-museo occupa i locali a pianterreno (dammusa) in Via Machiavelli.

Questi ambienti in passato erano abitati dal massaro alle dipendenze del grosso proprietario terriero, il quale occupava la parte superiore del palazzo. Il massaro oltre al lavoro dei campi, provvedeva anche alla preparazione della ricotta, riceveva in consegna le derrate e la gabella degli affittuari, soprintendeva ai lavori del frantoio.
Innumerevoli oggetti ed utensili fanno rivivere scene di vita quotidiana contadina di una volta. Un patrimonio grazie al quale Antonino Uccello, nella Casa-museo da lui fondata a Palazzolo Acreide nel 1971 e acquisita dalla Regione nel 1983, dopo la morte del suo fondatore, lascia una grande testimonianza della nostra cultura.



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