Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa Parrocchiale-Mili
Nel punto più basso del paese, presso la fiumara, si erge la chiesa parrocchiale.
La prima attestazione di una chiesa dedicata ai Santi Pietro e Paolo a Mili Superiore risale alla metà del XVII secolo. E' probabile, però, che i monaci basiliani dell'abbazia di S. Maria, ai quali apparteneva il territorio di Mili, già da prima avessero pensato alla costruzione di un luogo di culto per gli abitanti del casale.
Delle chiese precedenti, che dovettero sorgere sullo stesso luogo dell'odierna, non si conoscono le vicende, a parte che nei secoli XVIII e XIX furono ripetutamente colpite dalle alluvioni, che in data imprecisata la riempirono di terra e detriti tanto da consigliarne la riedificazione su un livello più alto.
Demolita la vecchia struttura nel 1936, al tempo del parroco sac. Nicolò Eboli, la chiesa venne ricostruita tra il 1950 ed il 1954, grazie all’interessamento dell’Arcivescovo mons. Angelo Paino e dell’indimenticato parroco sac. Domenico Milone, sullo stesso luogo. La nuova chiesa parrocchiale, unico luogo di culto nel villaggio, riprende le forme dell’antica secondo i moderni criteri antisismici; venne dedicata a San Pietro Apostolo il 4 Settembre 1954, vigilia della prima Domenica di Settembre (in cui tradizionalmente si festeggia il compatrono San Sostene). Successiva alla prima edificazione é la costruzione della torretta dell’orologio, in cima alla facciata (1974).
L’interno, a navata unica con abside semicircolare a catino emisferico, custodisce, in senso antiorario da destra:
- Acquasantiera rinascimentale in marmo bianco, con tono al centro con Madonna con il Bambino, forse proveniente dalla chiesa dell’abbazia;
- statua lignea policroma di S. Lucia, forse ottocentesca;
- tavola cinquecentesca raffigurante San Giorgio ed il drago, proveniente dall’omonima antica chiesetta al confine con il territorio di Larderia, di artista vicino ai modi di Catalano il Vecchio;
- statua lignea policroma tardo-ottocentesca dell’Immacolata;
- tavola seicentesca raffigurante la Madonna del Rosario, firmata “Francesco Laganà pingebat 1688”, proveniente dalla chiesa dell’abbazia basiliana di S. Maria;
- statua lignea policroma, forse settecentesca, di S. Pietro Apostolo (a d. dell’altare maggiore);
- statua del Sacro Cuore di Gesù (altare maggiore), acquistata e intronizzata per la consacrazione della nuova chiesa, nel 1954;
- statua lignea policroma (1927) di S. Sostene Martire, copia di quella marmorea seicentesca custodita nel Santuario in collina;
- grande pala d’altare (olio su tela) raffigurante laMadonna Assunta-Immacolata tra i Santi Pietro e Paolo, forse sull’altare maggiore della vecchia parrocchiale, datata 1801 e firmata da Vincenzo le Donne;
- statua policroma in cartapesta della Madonna Addolorata;
- statua lignea dell’Ecce Homo, novecentesca (opera della ditta Stufflesser di Ortisei, in Alto Adige);
- Crocifisso plastico settecentesco;
- statua novecentesca di San Giuseppe con il Bambino;
- Fonte battesimale in marmo rosso cipollino, proveniente dalla vecchia parrocchiale.
Sempre all’interno della chiesa sono custodite una statua lignea policroma, in cattive condizioni, raffigurante San Paolo ed un simulacro in pietra calcarea, cinquecentesco, della Madonna col Bambino(prima posto in una nicchia sovrastante la porta anteriore della vecchia parrocchiale, poi collocato, negli anni '60, nel monumento ai caduti nell'antistante piazza e da qualche anno custodito dentro la chiesa).