Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa di San Andrea
La piazza principale, all'ingresso del paese, è un belvedere sulla costa ionica e sui comuni dell'entroterra che diradano fino al mare. Alle spalle si erge la chiesa Madre, dedicata al patrono Sant'Andrea, e costruita con la pietra lavica dell'Etna.
Sotto il belvedere sorge una graziosa villetta comunale piena di aiole fiorite e dotata di panchine all'ombra di odorose piante di oleandro.
Milo è stato spesso minacciato e danneggiato da colate laviche, l'ultima delle quali nel 1950 minacciò la frazione di Fornazzo.
L'abitato è circondato da boschi che rendono l'aria salubre e profumata.
Proprio per queste caratteristiche, nel suo territorio hanno casa, e in qualche caso studio di registrazione, alcuni fra i maggiori cantanti italiani e fra questi, Franco Battiato, Lucio Dalla e Carmen Consoli.
Fu il duca Giovanni d'Aragona che intorno al 1340 fece costruire fra i boschi del Milo una chiesa dedicata a Sant'Andrea, alla quale assegnò un feudo ed ordinò che fosse priorato della Chiesa di Catania.