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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Chiesa Madre di Pietraperzia

Chiesa Madre di Pietraperzia




La Matrice, (dedicata a S. Maria), è una delle più vaste chiese della diocesi di Piazza Armerina e sorge sull stessa area dove sorgeva una Chiesa normanna e che Matteo Barresi, marchese di Pietraperzia, fece abbattere nel 1530, per costruirne un'altra. Quella attuale che incorporò la costruzione esistente venne iniziata nel 1712 e la decorazione fu compiuta nel 1842, ma la costruzione non fu mai portata a termine, infatti mancano due campanili ed il porticato.
La Chiesa è concepita secondo lo stile tradizionale della basilica cristiana con navata centrale accompagnata da due navate laterali, più basse e più oscure, e cupola nel transetto di stile bizantino.
E' a croce latina non sporgente e le sue tre navate sono a botte con archi a pieno centro, poggianti su pilastri con cappelle laterali. Progettista della Matrice fu don Pietro Trombetta, architetto provinciale di Caltanissetta, che ne eseguì il modello in legno. La navata centrale della Matrice è di bello e grandioso effetto per il colonnato, gli ornati in stucco della volta, le finestre ed i suoi cornicioni. il soffitto è a botte ed è arricchito di cassettoni in stucco con rosoni e fogliami, opera degli stuccatori Giuseppe Gianforme di Catania ed Antonio Dell'Orto di Palermo, che li eseguirono su disegno dell'architetto Lo Piano di Caltanissetta. Bellissime sono le tele che si possono ammirare, e troneggia dietro l'altare maggiore la pala dell'incoronazione della Madonna, opera di Filippo Paladini o Paladino. In questa pala la Madonna è collocata al centro della tela ed è attorniata da angeli ed altri santi; ella sta in delicato atteggiamento con il Bambino posato sulle ginocchia, mentre due paffuti angioletti le sorreggono una corona sul capo; più in alto sta il Padreterno che accoglie la Madonna ed il Divin Figliolo; ai due lati della Madonna stanno a fare corona, gruppi di angeli che suonano delicati strumenti in suo onore; più in basso sul lato destro si notano le figure di Sant'Agata e Santa Lucia, di intense bellezze ed espressività;a sinistra stanno San Pietro e San Paolo come in estasi a contemplare la divina maestà di Gesù e della Madonna.
Nella navata di sinistra vi è collocato un elegantissimo sarcofago in marino egizio, di forma ovale posto sul dorso di leoni. Il sarcofago racchiude le spoglie mortali di Dorotea Barresi, che fu vice regina di Napoli. Tra la porta centrale e quelle laterali sono situati altri due sarcofaghi: uno raccoglie le spoglie di Pietro Barresi di Pietraperzia, l'altro le spoglie della moglie Laura Barresi.
Nella sacrestia si possono ammirare alcuni resti architettonici della precedente parrocchia, costruita in stile romanico del XII secolo. Sotto la Matrice nella parte destra vi è la Caterva, che in origine era la cripta della vecchia parrocchia: il nome, lo stile richiamano il periodo greco-bizantino. Vi si ammira un prezioso Crocifisso di stile greco, oggetto di venerazione di tutto il paese. Le pareti sono adornati di pregevoli stucchi con tocchi. d'oro zecchino. Attualmente la Matrice si conserva in uno stato fatiscente.




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