Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa Madre - Bisacquino
La chiesa madre, edificata nel 1713 sullo stesso sito in cui sorgeva la matrice cinquecentesca, dedicata a San Giovanni Battista prospetta su un bel sagrato raffigurante lo stemma del paese realizzato con la lavorazione a mosaico di conci colorati. La struttura architettonica è a croce latina; le tre navate interne sono ricche di stucchi dorati tipici del '600, tra i quali spicca il transetto attribuito alla scuola serpottiana, mentre sulla facciata esterna tipicamente settecentesca spicca il campanile barocco e la torre orologifera del XX sec. dedicata a San G. Battista. Tra le opere che è possibile ammirare in questa chiesa ricordiamo: il quadro della Madonna delle Grazie, di autore ignoto, risalente al XVIII secolo e quello coevo della Madonna della Provvidenza anch'esso di autore ignoto, un maestoso "baldacchino ligneo"(vara) scolpito dal bisacquinese G. Bellacera nel 1792, una "sedia gestatoria"(portantina) in legno dorato, adorna di sculture e di finissime pitture, risalente al '700, una grande tela che raffigura la "Madonna del Paradiso"di G. Martorana del 1717, un'urna del Cristo Morto opera di artigiani locali del XIX sec.
Particolarissime sono le torri della chiesa: quella di destra è l'originale cinquecentesca, quella di sinistra è munita di un orologio a "macchina di Archimede", ovvero è dotato di un congegno che dal solstizio d'estate (21 Giugno) fino al solstizio d'inverno (22 Dicembre) rintocca all'Ave Maria del vespro.