Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Palazzo di Villadorata - arzamemi
Il Palazzo dei Principi di Villadorata (Principi di Noto e Signori di Marzamemi, imparentati con i Nicolaci di Villadorata di Noto) è situato sul lato ovest della Piazza Regina Margherita sulla quale si affaccia al termine del vicolo Villadorata. Costruitonel 1752 era la dimora del Principe. Proprio di fronte e anche ai lati del palazzo, sorgono le casette dei pescatori. Queste piccole e caratteristiche case girano intorno alla piazza e risalgono al 1600 e furono ristrutturate in occasione della costruzione del Palazzo. La più caratteristica delle case è la “casa del forno” così soprannominata poiché al suo interno si trova un grande forno in muratura.
In questo forno si produceva pane per tutti gli abitanti. Attualmente quasi tutte le casette (per lungo tempo rimaste abbandonate) sono adibite a boutique, bar o a ristoranti e contribuiscono per il loro fascino a regalarci una magica atmosfera.
Il Palazzo di Villadorata venne costruito in pietra arenaria e il portone principale è in legno sormontato da un arco con al centro lo stemma della famiglia. Sulla parte sinistra si trovano un balcone e una porta mentre su quello destro due finestre con inferriate. La parte superiore della facciata ospita cinque canali di scarico per l’acqua piovana(due sono andati perduti) che hanno la forma di grosse mensole e terminano con visi umani. Sulla facciata, nel lato sinistro, è posta una lapide in memoria dei Caduti della guerra.
Un ampio cortile centrale dà aria e luce agli ambienti interni; una scala di pietra, a due rampe, porta nell'appartamento del principe, che ha una struttura molto semplice. Da questo appartamento si accede ad una torretta-terrazzo, dove erano costruiti dei sedili in pietra, ora distrutti dal tempo e sul quale erano posti dei cannoni utilizzati per allontanare le navi dei pirati da Marzamemi. Sulle mura del terrazzo si aprono, infatti, delle feritoie che servivano a sparare appunto contro i pirati.
Col tempo questa torretta venne adibita a terrazzino sul quale i Principi vi passavano le loro serate estive. E' decorata da pinnacoli simili ad un ananas e da vari bassorilievi piuttosto eleganti che raffigurano raffinati motivi geometrici.
Dal terrazzo si può accedere ad un piccolo balcone sul quale il principe si affacciava per controllare i suoi operai nel magazzino sottostante affinchè essi badassero alle sue consegne. Il panorama che da quì si può ammirare è davvero spettacolare. Questo palazzo, grande, silenzioso e cadente, è povero di opere d'arte in quanto venne saccheggiato durante la seconda guerra mondiale, ma nei secoli ha resistito meglio della vecchia chiesa attigua di cui resta solo la facciata. Vi si possono ammirare ancora la stanza del Principe, che funge d'accesso al terrazzo sopraelencato.
Villadorata rappresentava il luogo centrale di ritrovo dei pescatori dopo la lunga giornata di lavoro, e proprio per questo motivo, il principe decise di far costruire la piazza Regina Margherita.
Oggi, la piazza Regina Margherita è il luogo simbolo delle maggiori manifestazioni estive che Marzamemi offre, quali ad esempio di maggior spicco, il festiva internazionale del cinema di frontiera. Proprio agli inizi del 2007, si sono conclusi i lavori di riqualificazione del borgo, installando una nuova illuminazione in tutta la piazza e nei vicoli e rifacendo in stile originario l’intera pavimentazione del centro storico.
Accanto al palazzo, vi è un magazzino utilizzato anticamente dai pescatori, chiamato "Camperia" con delle arcate su cui venivano poste delle immagini sacre e delle ciotole, destinate alle offerte per la festa del patrono. Dentro vi sono esposti antichi arnesi utilizzati per la pesca del tonno (uncini, reti, arpioni per issare i tonni) e alcuni barconi utilizzati dai tonnaroti per trasportare il tonno sulla terraferma (i cosiddetti "Scieri"). Infine vi è una piccola stanzetta dove, come già detto, avvenivano le registrazioni del pescato venduto. Molti locali di questo palazzo, oggi, sono stati adibiti per ospitare mostre d'arte pittorica contemporanea.
I piccoli porti naturali di Marzameni, la Fossa e la Balata, sono posti di particolare bellezza. Alla Balata sono state girate alcune scene de “L’uomo delle stelle” di Giuseppe Tornatore. La Balata è simile ad una piccola piazza limitata da case e in parte dal mare. E' pavimentata con lastricati di calcare compatto, di forma rettangolare. All’interno di questo spazio si trovano due fabbricati la “Vecchia Fabbrica” e la “Casa Cappuccio”. All’interno di questa fabbrica si produceva ghiaccio. La Casa Cappuccio è oggi diroccata. La sua particolarità era il punto dove era costruita che permetteva che tre lati su quattro si affacciassero sul mare. L’altro porto, quello della Fossa, oggi sede dello yacht club locale, è stato scenario del film “Oltremare”, del 1999, del regista campano Nello Correale, il quale sarebbe tornato in riva allo Jonio per creare il Festival del Cinema di Frontiera.