Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiese minori ad Adrano
Chiesa di Sant'Agata
Questa piccola Chiesa sorgeva nei pressi dell'attuale via Garibaldi e non distante dalla Chiesa di San Nicolò l'Eremita.
Dava il nome al più antico quartiere storico dele comune.
Il 19-11-1626 don Pietro Musco vi fondò la congregazione dei Rossi, legata ad iniziative del Cardinale Carlo Borromeo.
Il quartiere di questa chiesa, prima era detto di "Gaiti", nome che chiaramente ci riporta al periodo della dominazione Saracena Chiesa Santa Caterina
Questa chiesetta del sec. XVI sorgeva nei pressi della odierna piazza Immacolata, quando ancora non esisteva la via Nuova o via Garibaldi.
Venne demolita per ordine del governo verso il 1850. Verso la fine, di essa era rettore un certo canonico Bua.
Era unita a questa chiesa la cappella di S.Crispino e S. Crispiniano protettori della ricca corporazione dei calzolai, come i ricchi Calabrella. San Giovanni Battista
Anticamente si chiamava dei Cavalieri di Gerusalemme o di Malta.
Essa venne beneficiata verso l’anno 1170 dal Conte Ruggero di Avenello e donata alla commanda di Messina.
Nel medioevo possedeva molte tenute e il monopolio della pesatura della seta, ma già verso la fine del secolo XVIII era completamente sparita.
Sorgeva nel luogo dove oggi si trova la scuola media “G. GUzzardi”.
E’ ricordata in un diploma della contessa Adelicia Altavilla e Avenello del 1137Chiesa San Giuseppe in Fabbrica
Nella prima metà del ‘600, nella chiusa detta di Crimi esisteva una cappella, che verso la fine di quel secolo fu ampliata in seguito a lasciti di diversi benefattori.
La sua costruzione durò moltissimi anni, anche in concomitanza col culto di San Giuseppe che si diffuse maggiormente a partire dai primi dell ‘800, allorchè si fece il prospetto e il campanile.
In occasione del 19 marzo, festa del santo, si faceva nelle case di quelle che erano devote una “mangiata” di legumi e pagnottelle, cui specialmente erano invitate fanciulline vestite da angioletti (verginelle).Santa Maria del Rovere
Era un piccolo monastero di montagna, fondato peri i benedettini dalla contessa Adelasia, nipote di Ruggero II vero il 1134.
Sorgeva nella omonima contrada dei castagneti di Biancavilla dove ancora oggi esiste il toponimo "Li Monaci"
Fu distrutta da un'eruzione verso l'anno 1470, ei monaci emigrarono nel monastero di S. Maria di Licodia.Santa Maria della Consolazione
Questa chiesetta, secondo alcuni, era la stessa fondata da Adelicia nel 1150.
Nei primi del ‘600 il pio sacerdote Francesco Musco la restaurò, vi stabili una confraternita e vi fece degli esercizi spirituali per i contadini.
In seguito il Musco fondò la chiesa di Gesù e Maria e la confraternita detta Sciabica o la Rete.Santa Maria del Tindaro
Si chiamava anche di Santa Maria della presentazione e sorse ai primi del XVI secolo non lontano della chiesa del Salvatore.
SVenne demolita dai Gesuiti verso l’anno 1734 per fare posto alla loro “Casa degli Esercizi” che ebbe vita dal 1748 al 1772.
Sopra i suoi beni litigarono a lungo i Gesuiti e i DomenicaniSanta Maria della Scala Fu eretta verso i primi del sec. XVII al centro dell’odierno cimitero, che allora non esisteva. Aveva come basamento un edificio forse di età siciliota.
a officiavano i patri agostiniani fino alla fine sec. XIX, quando la fabbrica divenne pericolante.
La statua della madonna fu nel 1901 trasferita nella chiesa di Santa Maria di tutte le Grazie.
Prima questa questa chiesa esisteva in una grotta della Rocca della Difesa, come apprendiamo dal testamento di donna Caterina Carambia che le lasciava un legato di onze due annuali a condizione che fosse continuato il culto nella grotta.San Marco - Santa Maria del Lavinio
Questa chiesa fu fondata verso la metà dell’800 nei pressi della diruta chiesa di San Rocco.
Verso la metà di quel secolo serviva come deposito dei morti, prima di avviarli al cimitero da poco costruito.
Si trovava ad est e poco distante del convento di Sant’Agostino.
Cuore Immacolato di Maria
La sua fondazione risale al 1953, periodo in cui era vicario foraneo Don Rocco Rapisarda, che incaricò il sac. Giuseppe Sidoti per la costruzione di un salone-Cappella.
Nell'attesa della costruzione fu presa in affitto una stanza in via Elicona, dove la prima messa fu celebrata nel Natale del 1953.
Nel luglio del 1954 fu posta la prima pietra del salone-Cappella dedicata al "Cuore Immacolato di Maria" nel terreno a ciò destinato sul finire della via Vitt. Emanuele. L'inaugurazione avvenne nel dicembre 1955.
Grazie al sussidio dei fedeli fu possibile l'arredamento della Chiesa. Convento delle Scuole Pie o degli Scolopi
Nel 1714 veniva fondata dal decano don Giuseppe Rodo la chiesa dello Spirito Santo Nuovo, degna di essere visitata per le decorose pitture del ‘700.
A questa chiesa, per i lasciti testamentari del barone Pietro Spitaleri e del barone Blasco Ciancio, fu aggregata “una Casa dei chierici regolari delle scuole Pie” con l’obbligo di impartire una istruzione elementare e media per i giovanotti di buona famiglia di Adernò.
Il convento si presenta in una solida compattezza all’esterno, poco o niente modificato, mentre all’interno il chiostro e altri locasi sono stati gravemente manomessi per uso di scuole ed ospizi di vecchi, anche con non chiari rapporti di proprietà tra l’amministrazione comunale e altre amministrazioni clericali che forse hanno usurpato diversi locali. Altre Chiese di cui non si conosce con certezza il sito
Da atti notarili del XVI e XVII secolo si ha notizia delle seguenti chiese di non facile ubicazione:
- Chiesa di San Basilio e di Santa Venera, citate nelle collettoria pontifica del 1308 (forse site nei pressi della “calta del pepe”);
- Chiesa di San Filippo, secondo un diploma normanno del 1134 donata da Adelicia nipote di Ruggero II al vescovo di Catania, forse sorgeva nei pressi del vallone di San Filippo fuori Biancavilla, ma molto probabilmente se questa chiesa è la stessa di quella che Pirro chiama San Filippo De Xara, allora è da identificarsi con la vecchia chiesa di San Filippo, che sorgeva vicino alla odierna e nella contrada che allora si chiamava Xarotta;
- Chiesa dell’Annunziata vecchia, esistente in contrada “Poggio dell’Aquila” o del Cappellone;
- Chiesa di Santa Maria del Casale Policello, di cui si ha notizia nei diplomi di fondazione del monastero di Santa Lucia e nella collettoria del 1308;
- Chiesa di Santa Maria in Porto Salvo, costruita ne primi del ‘600 dalla ricca ereditiera donna Caterina Carambia e Gioieni, forse localizzabile nei pressi dell’odierno municipio. Si sospetta che non fu mai portata a termine ma certamente lasciò il toponimo alla zona dove ora sorge il palazzo Ciancio-Mineo (1922) ad est del castello.
Numerose erano anche le cappelle o chiese di campagna di cui si ricorda la contrada in cui sorgevano e di qualcuna si ricorda il Santo cui era dedicata:
- Chiesa della Pulica Suttana;
- Chiesa di Sant’Agata della Dagala;
- Chiesa di Ragona;
- Chiesa di Intorella;
- Chiesa di Mandanaro;
- Chiesa di Muglia;
- Chiesa dello Scolaro;
- Chiesa di San Zaccaria ala fogliuta;
- Chiesa di Santa Maria della Grazia vecchia;
- Chiesa di San Rocco;
- Chiesa di San Giovanni dalle Sette porte.
Le famiglie dominati avevano anche il privato oratorio, dove per speciale concessione delle autorità ecclesiastiche si celebravano battesimi e qualche matrimonio in articulo mortis. Si conserva tutt’ora anche se in non splendido stato, l’oratorio dei Sangiorgio Gualtieri, dedicato a San Nicolò, l’Eremita.
Si ha memoria di oratori nelle casei: Spitaleri di Muglia, Ciancio, vicino San Francesco di Paola, Morabito, Perdicaro, Guzzardi della Catena, Pisano.Ciancio, Palermo, Costa e Garofalo.