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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Museo Archeologico di Gela

Museo Archeologico di Gela




Museo Archeologico di Gela, Corso Vittorio Emanuele 1
Aperto tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.
Telefono: 0933/912626
Orari ingresso : Tutti i giorni 9,00-18,30
Biglietto singolo intero :  4,00 €
Biglietto singolo ridotto:  2,00 €
Note: Biglietto per l'ingresso residenti nella provincia: 1,00 €

Il moderno Museo archeologico regionale di Gela, inaugurato il 21 settembre del 1958, si trova vicino all'area dell'acropoli della città greca.Nel 1984, dopo la realizzazione di lavori di ampliamento resi necessari per l'incremento dei materiali da esporre, il Museo venne riaperto con un nuovo allestimento. Gli ultimi interventi effettuati a partire dal 1995 lo hanno interamente rinnovato negli apparati didattici e didascalici con nuovi percorsi espositivi e nuovi materiali.
Il museo illustra attraverso reperti ceramici, bronzei e numismatici, la storia di Gela antica e del territorio ad essa connesso. Il museo contiene circa 4200 reperti cronologicamente distribuiti dalla preistoria all'età medievale. Molto ampie le collezioni relative a Gela greca con materiali provenienti dall'acropoli, dalla zona di Capo Soprano, dall'emporio di Bosco Littorio e dalle necropoli.
Vi troviamo gli elementi della decorazione fittile dei tetti dei templi arcaici, una bellissima testa fittile di cavallo (da un acroterio templare del V sec. a. C.), antefisse plastiche a testa di sileno e numerose statuette in terracotta (capolavori della coroplastica), documenti epigrafici e graffiti. 
Vi sono anche esposti grandi sarcofagi fittili delle necropoli greche di Gela (VI-V sec. a.C.) e le documentazioni di numerosissimi santuari ( databili nel V sec. a.C.) del territorio intorno, soggetto all' influenza gelòa, e di Gela paleocristiana medievale; e poi vasi corinzi e attici in buon numero, e il medagliere di circa 1000 monete d’argento rinvenute ne1 1950, in buona parte, nel santuario presso la stazione ferroviaria, e da altre provenienze.
Il piano interrato conserva i materiali cosiddetti di seconda scelta, che interessano particolarmente gli studiosi.
Gela fu la prima colonia rodio-cretese fondata in Sicilia, secondo Tucidide, nel 689-688 a.C. La città divenne ben presto una delle più importanti dell'isola fino a rivaleggiare con la stessa Siracusa.
Le sue mire espansionistiche per il controllo del territorio la portarono a fondare nel 581 a. C. Akragas (Agrigento), e successivamente ad estendere il proprio dominio fino allo Stretto.
Dopo la metà del V sec. iniziò il suo declino. Nel 405 a.C. fu conquistata e distrutta dai Cartaginesi. Ricostruita nel IV sec. a.C., fu successivamente oggetto di attacchi da parte di Siracusa, fin quando tra il 285 e il 282 a. C. fu distrutta dal tiranno agrigentino Phintias che trasferì i suoi abitanti presso Licata dove nacque una nuova città chiamata Phintiade.
Le collezioni Navarra e Nocera costituiscono il nucleo espositivo più antico.La prima, acquistata negli anni Cinquanta dal museo, comprende una considerevole quantità di vasi corinzi ed attici a figure nere e a figure rosse. provenienti dagli scavi clandestini delle necropoli e collezionati alla fine dell'Ottocento dal barone Giuseppe Navarra.
Tra i vasi attici a figure nere (fine VI, inizi V sec. a.C.) si ritrovano opere attribuite al Pittore di Gela e al Pittore di Eucharides, e molte lekythoi della "classe di Phanillys".
Tra i vasi attici a figure rosse (prima metà del V sec. a.C.) sono esposti quelli del Pittore di Edimburgo, del Pittore di Boreas, del Pittore della Phiale di Boston, del Pittore dei Porci, del Pittore di Berlino e del Pittore di Brygos. Si tratta di opere di grandi ceramografi (decoratori di oggetti in terracotta) attici giunte a Gela con navi mercantili.
Oltre alla ampie collezioni di ceramica greca a figure nere e a figure rosse, sono da mettere in evidenza:
- Un bellissimo ed integro elmo corinzio;
- I resti del carico del "relitto di Gela", una nave mercantile greca, affondata davanti al porto della città, che ha consentito di ricavare dati fondamentali per lo studio dell'architettura navale antica e dei traffici commerciali che l'antica colonia intratteneva con le altre città della Grecia;
- I dettagli architettonici provenienti di templi cittadini e le arule votive provenienti dall'emporio di Bosco Littorio;
- La già citata ampia collezione numismatica con monete provenienti dalle varie colonie greche;
Il museo si divide in due piani e il percorso è strutturato secondo un ordine cronologico e si articola in otto grandi sezioni :

Piano terra

- Sezione I - la storia, la preistoria, l'acropoli (dalla fondazione al V sec. a.C.) e l'acropoli (IV sec a.C.), l'Emporio, la Nave.
- Sezione II - l'Heraion, la città fra il IV e il III sec. a.C.
- Sezione III - le Fornaci, l'Epigrafia.
- Sezione VIII - le Necropoli greche, la Collezione Navarra, la Collezione Nocera.

Primo piano

- Sezione IV - le anfore.
- Sezione V - i Santuari extraurbani.
- Sezione VI - il territorio dalla Preistoria all'età greca.
- Sezione VII - il territorio dall'età romana all'età mediovale.



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