Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Saline di Priolo
La riserva Naturale delle Saline di Priolo occupa un ampio tratto di costa tra Priolo e Marina di Melilli ed è stata istituita nel 2000.
La zona prima era utilizzata per la produzione di sale marino ed è gestita dalla LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli). La riserva si estende per 40 ettari e si trova al centro di uno dei più vasti poli petrolchimici d’Europa, una posizione abbastanza anomala ma che rispecchia la volontà di difendere un residuo di ambiente fin troppo maltrattato.
E' una piccola oasi al centro delle ciminiere, frequentata dagli appassionati di birdwatching; infatti qui sono protette dalla Lipu numerose specie acquatiche che vengono a nidificare.
Per ogni specie la Lipu ha condotto ricerche scientifiche finalizzate alla creazione di una lista di controllo che include circa 237 specie.
A poche centinaia di metri dalla riserva si trova la penisola Magnisi, naturale estensione e completamento della stessa. Quest'area è di inestimabile valore archeologico e naturalistico. L'intera zona è costellata infatti dalle testimonianze della civiltà preistorica e protostorica (XV-IX a.C.) di Thapsos, necropoli a grotticelle e fondamenta delle abitazioni del primo villaggio organizzato conosciuto in Sicilia.
In questo posto sentieri naturali percorribili sono attualmente in fase di allestimento. Per raggiungere la riserva è necessario percorrere la ex strada statale 114 Siracusa-Catania, imboccando poi la strada secondaria con indicazione "Thapsos" e, arrivati poco dopo la centrale Enel, si incontra l'ingresso principale della riserva che proponiamo ai turisti più accorti.