Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Molti studiosi in passato (e fra questi Fra Mariano Perello) ritennero che, dai resti che era possibile trovare nei pressi di Donnalucata, e che oggi non sono più presenti, si desumeva certamente come in tale circondario si fosse trovata la mitica città greca di Casmene.
Altri, tuttavia, dissentono da tale ipotesi, evidenziando come il ritrovamento in zona di resti della cittadina greca di Monte Casale costituisce certa prova del contrario, non essendo pensabile che due cittadine così grandi fossero ubicate così vicine.
Il problema di dove esattamente sia sorta la città di Casmene è stato nei secoli complicato dal fatto che molti paesi di tutto il Val di Noto e degli Iblei hanno preteso di esserne discendenti adducendo prove più o meno plausibili (una delle poche certezze che abbiamo è che si trovasse tra Akrai e Kamarina, ma anche di Akrai non è certa la localizzazione).
Casmene fu fondata nell'anno 644 AC secondo Tucidide, nell'anno 607 AC secondo Cluverio, nell'anno 649 AC secondo Perello, nell'anno 668 AC secondo Palmeri, in realtà Tucidide sarebbe la fonte più vicina ai fatti se non fosse per il fatto che quando egli indica le date di origine delle città siceliote dice solo di quanto fossero posteriori a Megara (una delle prime colonie della Magna Grecia) e sulla origine di quest'ultima mostra parecchie incertezze poiché spesso le sue date si differiscono di multipli di 35 anni, dimostrando come egli facesse dei calcoli approssimativi contando le generazioni. I suoi fondatori furono i gamori, ossia nobili siracusani, che erano stati cacciati dalla loro città dai cilliri o plebei; Mariano Perello ci da persino i nomi dei due gamori siracusani che avrebbero gettato le fondamenta della nuova città, o che per lo meno sarebbero stati i capi della colonia venuta a popolarla: Dascone e Menecolo. Il nome della città secondo Bochart sarebbe di origine cartaginese, Chasmenim, che vorrebbe dire appunto città dei nobili. Casmene fu poi distrutta dai cartaginesi stessi in epoca imprecisata. Si vuole che in essa abbia avuto i natali Simmia, filosofo dell'antichità che molti confondono con Simmia di Rodi. Secondo Mugnos vi morì Eschilo.
Nel 252 a.C., ancora in piena epoca greca, durante la guerra tra Siracusa e la lega delle città che le si erano ribellate capeggiate da Kamarina, venne combattuta a Donnalucata una grande battaglia da due possenti eserciti.
Le città ribelli (tra esse Ibla, Scicli e Modica) mandarono i propri soldati a congiungersi lungo la riva orientale del fiume Irminio, tale esercito guadò il fiume e si diresse verso la marina di Donnalucata dove ebbe luogo la battaglia che poi si concluse con una netta vittoria dei siracusani, molti ritengono che tale sconfitta diede inizio al declino di Kamarina.
In tale periodo vi era, secondo il Pluchinotta, un importante porto fluviale in C.da Maulli, sul fiume Irminio che allora era navigabile in quanto il suo percorso era circondato da boschi e foreste. Detto porto era approdo privilegiato per il carico di merci anche per la vicinanza con la colonia che si trovava in C.da Maestro.
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