Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
L'Acropoli di Segesta
L'Acropoli sorgeva sulla sommità del Monte Barbaro, un altopiano roccioso, articolata in due alture separate da una valle, naturalmente difesa da ripide pareti di roccia sui lati est e sud, ed accessibile da nord, il versante meno protetto. A sud e ad ovest del sito scorreva il fiume Scamandro (oggi Fusa). Sin dall'età arcaica (VI sec.a.C.), l'insediamento urbano era piuttosto esteso e già occupava diverse aree del monte Barbaro: le case, in parte tagliate nella roccia e in parte costruite in pietra locale, sono spesso disposte su terrazzamenti artificiali e collegate a cisterne. L'asse viario più importante era quello est-ovest, situato nella sella tra le due acropoli, che proseguendo fuori dal territorio urbano metteva in comunicazione con Selinunte e con gli altri centri della Sicilia sud-orientale. Recenti scavi hanno portato in luce altre quattro vie di accesso alla città, a Nord-Ovest, a Est, Sud e Sud-Est. In età classica (V sec. a.C.) la città si ridusse di dimensioni e l'accesso venne munito di una cinta muraria provvista di porte monumentali (Porta a Valle e Cinta Muraria Inferiore), sostituita in seguito (nel corso della prima età imperiale) da una seconda linea di mura ad una quota superiore (Cinta Muraria Superiore). Nel periodo ellenistico e romano (225 a.C. - 50 d.C.) la città conobbe un nuovo periodo di benessere e splendore e venne totalmente ripianificata sul modello delle grandi città microasiatiche, assumendo un aspetto fortemente scenografico. Non sembra esserci un impianto stradale regolare ma piuttosto i quartieri e i monumenti sono disposti su terrazza artificiali, che in parte corrispondono a quelle più antiche. L'Acropoli Meridionale era riservata ai quartieri abitativi, alcuni dei quali presentano intonaci dipinti e pavimenti a mosaico. Al di fuori delle cinte murarie, lungo le antiche vie d'accesso alla città, si trovano due importanti luoghi sacri risalenti all'età classica: il suddetto tempio di tipo dorico (430-420 a.C.) e il santuario di Contrada Mango (VI-V sec. a.C.). Fuori le mura è stata anche individuata una necropoli ellenistica. Sull'acropoli Nord, dove si trova il teatro, sorse un ampio quartiere pubblico con bouleuterion ed un ginnasio. L'area dell'agorà venne utilizzata sino a tarda età romana come dimostrano alcune iscrizioni ritrovate. Sempre nell'altura settentrionale sono visibili i resti più recenti della Segesta medievale: il castello, la moschea e la chiesetta, dedicata a s. Leone, eretta nel 1442 su un terreno pluristratificato, sulle rovine di una più antica chiesa normanna.