Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa di S.Caterina
Costruita tra il XIII ed il XIV secolo la chiesa è dedicata a Santa Caterina di Alessandria. Era piccolissima e si trovava fuori dalle mura. Nel 1493 vi fu posta la statua marmorea della Santa, attribuita da alcuni a Giorgio da Milano, mentre da altri ad Andrea Mancino ed Antonio Vanella, accompagnata da attributi iconografici generali, come la corona, e specifici, come la spada, la ruota dentata e il libro aperto.
Sul plinto, di forma poligonale, vi è raffigurata al centro la Santa in preghiera, incoronata dagli Angeli, tra due ruote dentate ed affiancata da due gruppi di tre confrati incappucciati, probabilmente i committenti dell’opera. Nel XVI secolo i cospicui interventi di ampliamento determinano il delinearsi della configurazione definitiva a pianta basilicale con tre navate, transetto ed abside.
Al 1547 risalgono gli archi a tutto sesto sostenute da colonne monolitiche con capitelli compositi e rinascimentali, e le basi istoriate. Nel 1569 viene aperto il portale principale, a due ordini, con l’architrave sorretto da mensole laterali sovrastati da un arco a sesto acuto. Nel 1572, lo scultore Baldassarre di Massa scolpì una Cona marmorea, che circonda il simulacro della Santa, dove vi sono raffigurati, ai lati, S. Antonio da Padova e S. Marco, con una cornice di otto formelle in sequenza verticale ed una orizzontale superiore, decorate con episodi tratti dal martirio della Santa.
Nel 1722, fu edificato il campanile con guglia conica formata da cunei di terracotta smaltati di diverso colore che negli anni cinquanta venne sostituita da un'inutile quanto antiestitica terrazza. Interessante l'acquasantiera marmorea rinascimentale, con S. Caterina ed Angeli, e l’Altare Maggiore, realizzato con marmi misti policromi, arricchito anteriormente da un paliotto ricamato in oro e argento, della prima metà del Settecento, attribuito a Cosimo Cannizzaro.
Dal 1750 in poi molti cambiamenti hanno modificato l’aspetto esterno ed interno della chiesa, come la soppressione delle cappelle laterali, per edificare la sala parrocchiale.