Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa di San Sebastiano
La chiesa è una delle maggiori del paese ed è affiancata da una solida torre campanaria. Venne costruita nel XVI secolo anche se alcuni studiosi ritengono fosse costruita nella seconda metà del '500. E' a pianta basilicale a tre navate con colonne monolitiche in pietra. Nel 1606, fu realizzato il maestoso portale principale con lunetta ogivale in mistura con la rappresentazione del santo confortato dall'angelo, l'architrave decorato a girali fitomorfi, con al centro il mono-gramma 'IHS', in alto due angeli che affiancano la finestra circolare e infine i due portali laterali sormontati da due lunette in cui figurano angeli a mezzo busto. Del XVI sec. è la primitiva statua lignea, policroma e con parti dorate, che raffigura San Sebastiano, patrono della città di Mistretta a cui la chiesa è dedicata. Nel 1676 fu edificato, o rimaneggiato, da Michele Rescifina (come attesta un epigrafe posta sulla facciata anteriore del primo ordine), il campanile, a quattro ordini con finestre monofore sormontato da una cupola a bulbo.
In un documento, una Giuliana del 1750 che la dice fondata nel 1606, la chiesa è così descritta: tre navate con cinque arcate divise da sei colonne di pietra, otto altari, di cui l'altare maggiore di San Sebastiano, cappella di Santa Maria della Consolazione, altare del Santissimo Crocifisso, altare di San Giacomo Apostolo Maggiore, cappella di San Sebastiano, altare di santa Maria della Grazia, altare di san Francesco di Paola e una tela, con le immagini di san Domenico e san Francesco di Paola, ai lati di Maria Santissima della Neve, altare di San Silvestre. ll pavimento era in parte ammattonato e in parte lastricato. Un organo con nove registri era sorretto da due colonne.
Nel tempo la chiesa ha subito alcune modifiche: negli anni compresi tra il 1823 e il 1838 avvenne la trasformazione in forme neoclassiche del primitivo impianto manieristico - barocco; l'interno fu ricoperto da stucchi decorati secondo i dettami di quel gusto; alla fine dell’Ottocento la facciata principale venne ricoperta da intonaco e sono stati inseriti sull’architrave del portone principale e sulle porte laterali, dei bassorilievi in stucco raffiguranti, sulla prima, scene del martirio del Santo e, sulle seconde, degli Angeli.
La chiesa fu duramente danneggiata dal terremoto e dai lavori di scavo per l'edificazione della palestra comunale. L’interno ne ha subito maggiormente le conseguenze, essendo stato modificato in maniera quasi radicale.
E' stata chiusa al culto dal 1973, quindi totalmente demolita e ricostruita in questi anni, fino alla riapertura al culto del 15 agosto 1993. L'arredo interno superstite, è stato riutilizzato in buona parte, mentre il resto è stato integrato.
Nella chiesa sono gelosamente custoditi il fercolo di S. Sebastiano con il simulacro, scolpiti rispettivamente da Noè Marullo, tra il 1886 ed il 1904, e dai fratelli Li Volsi(1610), ed il simulacro rappresentante gli Angeli che sorreggono una teca con le Reliquie del Santo. Da questa chiesa parte l'imponente processione di San Sebastiano che si svolge due volte l'anno.