Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa del SS. Salvatore
La chiesa del SS.Salvatore posta in seconda linea rispetto al corso principale della città, sul fondale di Via Carlo Papa e su una posizione rialzata, è, tra le chiese minori, una delle più significative
Risalente al XV secolo, fu distrutta dai terremoti del XVII secolo e venne ricostruita in stile barocco, mantenendo alcuni elementi miracolosamente scampati ai danni inferti dai già citati terremoti, quali la base del campanile, una croce di pietra scolpita ed una campana datata 1537.
Riedificata con una grande cupola centrale quest'ultima venne abbattuta nella seconda metà dell'800 per motivi di statica.
Il prospetto non presenta elementi architettonici di rilievo, ma si inserisce armoniosamente nel quartiere.
L'interno, ad unica navata, è abbellito da pregevoli dipinti e stucchi dorati risalenti al periodo della ricostruzione barocca. Di fronte all'ingresso spicca il marmoreo altare maggiore con cinque medaglioni raffiguranti la "Trasfigurazione del monte Tabor", il " Sacrificio di Isacco", l'"Ara Sacrificale", la "Consegna delle Chiavi" e la "Cena di Emmaus".
Tale altare ingloba un "Cristo alla Colonna" di cartapesta, ed un coro ligneo,opera di artigiani modicani, molto raffinato. Ai lati del Cristo spiccano le raffigurazioni di "Gesù Cristo con la Samaritana" e di "Gesù Cristo coi fanciulli", il tutto adornato da pregevoli stucchi.
L'illuminazione naturale all'interno della chiesa è consentita dalle vetrate dipinte risalenti agli anno '50. Ad abbellire l'interno partecipano egregiamente alcune tele , quale quella raffigurante la "Morte di San Giuseppe" del 1887, e quella dedicata a "Santa Caterina", dove la Santa, in posizione centrale, è sormontata da Dio Padre nell'atto di consegnare le tavole della legge a Mosè: quest'ultima tela, realizzata dal modicano di origine siracusana Cesare Ragazzi, risale al 1770.
Da ammirare anche l'Immacolata di Pietro Spinosa del 1762 su tela dove la Madonna, sempre in posizione centrale, poggia i piedi su di una mezza luna ed appare circondata da giovani angeli.
Gli ovali delle pareti del transetto, infine, hanno per soggetto gli Evangelisti.
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