Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa di Santa Maria dell Itria
La chiesetta dell'Itria fu costruita nel 1985 e non ha conservato quasi nulla dell'antica, abbattuta nel 1977.
All'interno della vecchia chiesa dell'Itria vi erano un altare maggiore in marmo e quattro altari minori ai lati in stile barocco, ricca di stucchi ornati con angeli ed il pavimento era in terracotta.
Questa piccola chiesa con annesso convento fu abbattuta in seguito alle demolizioni di costruzioni attigue che minacciarono inesorabilmente la sua stabilità e, come per altre costruzioni, fu preferita la totale demolizione, anzichè la sua conservazione. In altri tempi, forse, ciò sarebbe stato possibile.
Secondo la testimonianza del sacerdote Giuseppe De Luca la chiesa di S. Maria dell'Itria sorse dopo il 1622, inizialmente come cappella dedicata alla Madonna dell'Itria sul territorio della famiglia Flaccomio che era posto alla destra del torrente che durante la dominazione araba si chiamava Mustak e Aganarite (rompitore d'argini ed in seguito Lando, dal vicino casale, mentre nel periodo bizantino portava il nome di Itria. Tale ultima denominazione greca è ripresa ai nostri giorni ma il termine corretto di Itria è stato "corrotto" erroneamente in Idria e tale rimane.
Si legge nella cronistoria parrocchiale che "... a questa Cappella sostavano i pellegrini che dall'antica ed illustre Milazzo, attraverso S. Marina, Stretto Petraro, Itria, Panteini ed altri vicoli giungevano alla Via Consolare di S. Maria di Lando, la quale congiungendosi con quella proveniente da Messina attraverso Lando, Gala, Castroreale, Tindari, proseguiva per Palermo.
Il nome Itria deriva quasi certamente dalla devozione alla Madonna Odigitria pervenuta a noi dai monaci greci o dai Basiliani del vicino convento di Gala. I1 titolo di Madonna Odigitria significa "guidatrice" o "protettrice per un lungo viaggio".