Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Festa di San Giuseppe
La festa di San Giuseppe, celebrata il 19 marzo, aveva caratteristiche folkloristicamente interessanti. Alla vigilia i ragazzi andavano in giro per il paese per la raccolta della legna: ogni famiglia dava delle fascine , che venivano portate in piazza dove si formava una catasta. La sera, fra l'allegria generale veniva dato fuoco alla catasta dando luogo alla cosi detta "luminaria" che durava a lungo .Sempre alla vigilia molte famiglie , per voto, preparavano grandi ceste di pane da distribuire, dopo che il sacerdote l'aveva benedetto , ai poveri, ma anche ai parenti e agli amici. Il pane con il suo sapore particolare un po' dolce , si continua a fare ancora , come allora , assume la forma degli antichi attrezzi artigianali del falegname . Oggi il pane si distribuisce anche in chiesa, dopo la celebrazione liturgica. Il giorno della festa tre poveri, rappresentanti la Sacra Famiglia , Gesù Giuseppe e Maria, indossando vestiti di foggia antica, si recavano in chiesa, per ascoltare la messa. Giuseppe teneva con la mano sinistra la mano del bambino, mentre con la destra si appoggiava al tradizionale bastone fiorito. Dopo la messa, seguiti dalla gente, i tre personaggi andavano presso una famiglia dove erano stati invitati a pranzo. Per essi era già pronta una grande tavola apparecchiata e un lauto pranzo, che si iniziava dopo la benedizione data dal sacerdote. Oggi la cosi detta "tavolata" è caduta in disuso e un' altra tradizione si è affermata : alcune famiglie per voto preparano "la pasta di San Giuseppe", che cucinano a mezzogiorno della festa in pentole giganti davanti la porta delle loro case. La pasta, di diversa forma, è condita con lenticchie, fave, piselli, fagioli, castagne secche, finocchi selvatici, broccoletti e abbondante olio d'oliva. Tutti i paesani vi si recano con pentolini e scodelle per averne una porzione. La festa offre alle famiglie un momento di comunione poiché è consuetudine riunirsi davanti alle ceste di pane o di pasta per recitare il rosario ed attendere il parroco per la benedizione.