Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa di S.Antonio - Castiglione di Sicilia
Sorge in uno dei quartieri più caratteristici e più antichi di Castiglione , quello dei Cameni. Essa venne cominciata a costruire nel 1601, quando la vecchia chiesa, che sorgeva nei pressi del torrente san Giacomo, era stata rovinata da una frana. Mancando i mezzi per realizzarla, i rettori pensarono di ricorrere ai contributi di persone devote e soprattutto dei componenti della confraternita delle Anime Sante del Purgatorio, che era stata fondata il 20 ottobre del 1605 con un privilegio dell'arcivescovo di Messina F .Bonaventura, patriarca di Costantinopoli. Ma la confraternita detta anche dei Bianchi o dei Trentatrè perchè poteva avere solo un tale numero di associati scelti tra l'aristocrazia, venne ben presto sciolta e costituita da quella di Sant' Antonio Abate.
Alla fine del 1600 la chiesa fu abbellita ed arricchita soprattutto con marmi a mosaico eseguiti da Tommaso Amato e con tele del Tuccari, pittore messinese.
La concava facciata, nobilitata da modanature classiche, dà a tutto l'insieme un tocco armonioso di linee e forme che non risentono degli eccessi del barocco, forse perchè dovuta a maestranze locali che si sono avvalsi di modelli romani. Il campanile, delimitato nelle strutture architettoniche della pietra lavica, spicca con la sua cupola a bulbo rispetto al resto della chiesa, molto bene adeguato ai frontespizi dei palazzi che circondano la pazza, dà la complesso architettonico leggerezza e grazia. L'interno della chiesa, ad una sola navata, con una cappella laterale offre una globale visione serena, luminosa ed armonica. Tra i policromi mosaici, bello ed espressivo è l'altare maggiore, nel quale spiccano il medaglione del paliotto che raffigura sant' Antonio abate, lo stupendo tabernacolo, le colonne tortili e le lesene laterali, oltre alle due piccole mensole collocate ai suoi lati che tratteggiano, quella di sinistra un pappagallo che divora dei frutti, quella di destra una 23scena di caccia. Alcune, tele, rappresentano la vita del santo anacoreta. Nella prima di sinistra, sant'Antonio e san Paolo eremita appaiono seduti all'ingresso d'una tomba scavata nella roccia, nella seconda è raffigurato il Santo tentato dal demoniache compare sotto forma di donna, nella terza la Madonna protegge il viaggio di due frati. Altre due tele raffigurano San Michele Arcangelo che sconfigge Satana e un angelo custode che tiene per mano un bambino.
Tra le altre opere d'arte degna di rilievo è sicuramente la statua in legno di sant'Antonio, dovuta a Nicolò Bagnano. Pregevole è anche il pulpito confessionale in legno ornato con molti fregi ed incisioni.