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Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Chiesa del Carmine Mussomeli

Chiesa del Carmine Mussomeli

Piazza S. Maria del Carmelo



La chiesa che oggi denominiamo del Carmine, verso la metà del XVI secolo era intitolata a Santa Marina della quale non si conosce con precisione la data di costruzione. È certamente anteriore al 1564, data di concessione del giuspatronato della chiesa a Ruggero Messina, che promosse l'arrivo a Mussomeli dei padri Carmelitani.
Nel 1574 Cesare Lanza concesse la chiesa di Santa Marina ai padri Carmelitani che iniziarono subito i lavori e riedificarono la nuova chiesa intitolata alla Madonna del Carmelo, vi si venerava anche la Madonna della Grazia.
Alla fine del Cinquecento fu costruita la cappella di S. Giuseppe, nel luogo dove era stato sepolto Ruggero Messina.
Nel 1606 Filippo Lo Monaco, mastro di Burgio, realizzò la statua in stucco della Santissima Annunziata di Trapani, commissionata da Giuseppe Caracciolo, genero di Ruggero Messina. Così l'edificio si riprese dalle fondamenta. Le pareti e le volte furono decorati con stucchi di stile ionico, Nel 1661 il convento dei Carmelitani fu abolito per l'esiguo numero dei religiosi; i beni ("la chiesa, la sagrestia, tre camere, tre casolari, il giardino, la cisterna, il celso bianco e il luogo degli Archi") e le rendite furono affidati al monastero delle Benedettine con l'obbligo di far celebrare alcune messe nella chiesa e di contribuire al servizio divino e alle solennità della festa della Madonna del Carmine.
Il monastero delle Benedettine affidò i beni del convento dei Carmelitani alla Confraternita dei Verdi fino al 1738, data del loro trasferimento presso la chiesa di S. Margherita.
Nel 1762 la chiesa fu ricostruita e ampliata, occupando le rovine dell'antico convento, grazie all'opera del sacerdote Stefano Minnella e Salvatore Castiglione e il concorso dei fedeli.
Nel 1857 venne collocato nella chiesa un grande quadro dell'epifania.
Nel 1874 lo scultore napoletano Francesco Biancardi realizzò il gruppo scultoreo della Madonna del Carmelo con Gesù bambino e S.Simone Stock, collocato nella nicchia ad arco a tutto sesto al centro dell'abside.
Nel 1925 la signora Annina Nola finanziò di lavori di ripavimentazione del coro.
Nel 1951 in occasione dell'erezione a chiesa parrocchiale, furono effettuati lavori di restauro e manutenzione nella chiesa e nella canonica. Nel 1975 si ristrutturò il presbiterio, secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II.
Tra il 2014 e il 2015 sono stai eseguiti lavori di restauro che hanno previsto il risanamento della copertura con la collocazione di ondulina sottocoppo e nuovi coppi nella parte inferiore e coppi antichi nella parte superiore, nuove grondaie e pluviali;il restauro degli intonaci dell'aula danneggiati a causa delle infiltrazioni meteoriche; il restauro degli infissi esterni; la messa in norma dell'impianto elettrico della chiesa; il restauro del solaio di copertura e della scala di accesso della torre campanaria.
Anche la chiesa del Carmine ha una sua Confraternita, i confrati vestono il saio bianco col mantello giallo oro.

Descrizione
La chiesa della Madonna del Carmelo sorge sul sito dell'antica chiesa di S.Marina, demolita nel 1574 in seguito all'arrivo dei padri Carmelitani a Mussomeli. L'edificio, ricostruito nel 1762, ha un prospetto a capanna articolato in due ordini, affiancato da un campanile. L'edificio è in muratura continua intonacata con telaio architettonico in conci squadrati e copertura a due falde.
L'impianto spaziale è costituito da aula e presbiterio, coperti da volte a botte, e abside con catino. Le pareti dell'aula sono scandite in partiti dall'ordine ionico, definiti da alte arcate cieche che si alternano a basse nicchie, sormontate da dipinti. Le volte a botte, ripartite da due fasce longitudinali e trasversali (in asse con le paraste) decorate da formelle, presentano specchiature decorate da motivi fitomorfi; in quelle centrali tre sono dipinte.
La cantoria ad andamento convesso è posta su due lunette che la raccordano alle pareti dell'aula.
Nel 2005 si registra un intervento strutturale dell'altare: elemento in muratura rivestito da intonaco nelle facce laterali e da una lastra di marmo nella parte superiore. Nella faccia che guarda l'aula vi è un bassorilievo che raffigura l'agnello mistico opera dello scutlore Stefano Patti. L' ambone è in muratura rivestito da intonaco nelle facce laterali e da una lastra di marmo nella parte superiore. Nella faccia che guarda l'aula vi è un bassorilievo che raffigura i quattro evangelisti opera dell'artista Stefano Patti.
Cattedra in muratura rivestita da intonaco e marmi.



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