Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa Santa Maria dei Monti - Mussomeli
Piazza dei Monti
Non si conosce la data esatta di erezione di questa chiesa, maè certo che essa ruoti attorno al 1557. La chiesa sorse come sede della Confraternita Santa Maria del Monte di Pietà. La vita di tale confraternita pare sia stata abbastanza florida nei primi anni.
Nel 1608 la chiesa "e auasi abbandonata", fu affidata alla confraternita dei Verdi e a partire dal 1624, ai francescani riformati, perchè fondassero a Mussomeli un loro convento. Ben presto cominciarono a edificare il loro convento accanto alla chiesa la quale fu ricostruita quasi dalle fondamenta, assumendo il carattere proprio delle chiese francescane.
La chiesa e il convento furono intitolati a San Gioacchino e Anna e anche chiamati del Monte o dei Monti per il nome del quartiere su cui sorsero. La Compagnia dei Verdi lasciò la chiesa nel 1656.
Il tempio fu dotato di begli arredi e di opere d'arte.
Nel 1637 il dipinto dell'Immacolata con i santi Anna, Gioacchino, Francesco e Antonio da Padova fu collocato sulla parete di fondo del presbiterio.
Nel 1716 furono ultimate alcune opere di ricostruzione.
Nella seconda metà dell'Ottocento fu costruita la nicchia della parete di fondo del presbiterio e la cantoria, dove fu spostato il dipinto dell'Immacolata.
Descrizione
La chiesa sorge nel quartiere dei Monti, a nord-est del centro storico di Mussomeli. Il prospetto principale a capanna, preceduto da una scalinata, è inquadrato da cantonali giganti privi di capitello, conclusi da cornice. Il portale rettangolare ha un frontone triangolare; in asse è posta una finestra sormontata da una cornice retta. Le pareti dell'aula sono scandite in quattro partiti da lesene con capitello anomalo trabeate, che inquadrano arcate cieche con concio di chiave in stucco a motivi fogliati. Nell'ultima arcata cieca da sinistra è posto un reliquiario con al centro il Crocifisso in legno dello scultoredi Fra Umile da Petralia, contenente alcuni dipinti delle stazioni della via Crucis in corrispondenza dell'arco strombato.
Il Crocifisso è una vera attrazione sia dal punto di vista devozionale che da quello artistico.
La parete di fondo del presbiterio è divisa in tre partiti da lesene composite: i partiti laterali sono aggettivati da due basse arcate sovrastate da dipinti rettangolari; il partito centrale ha l'arcata cieca sovrastata da tre modiglioni con festoni, che sorreggono il parapetto dell'organo decorato dallo stemma dei francescani. L'organo nasconde parzialmente il dipinto della parete di fondo, firmato Vincenzo Amico e datato 1639, raffigurante la Madonna Immacolata con Dio Padre e circondata da Angeli musicanti e i santi Gioacchino, Anna, Francesco d'Assisi e Antonio da Padova. Una gelosia dal profilo mistilineo sostituisce il fregio e la cornice della trabeazione. Alcune decorazioni in stucco connotano le lesene dell'arco di trionfo, le specchiature delle pareti laterali del presbiterio e di alcune dell'aula. Tralci fioriti di stucco rimarcano le lunette delle volta del presbiterio.