Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Santuario Madonna dei Miracoli -Mussomeli
Via San Domenico
La storia di questa chiesa (detta anche di San Domenico') è legata alla tradizione della prodigiosa guarigione di un paralitico di Collesano,che sarebbe avvenuta la notte dell'otto settembre 1530. L'uomo dopo aver dormito in una vigna di Mussomeli, si risvegliò " drittu comu 'na canna di stenniri" e prese a saltellare quì e là gridando al miracolo. Il proprietario della vigna scavò il terreno dove il miracolato aveva preso sonno, portanto alla luce una lastra di pietra con dipinta l'immagine della Madonna con il Bambino, ancora visibile dopo il "restauro" settecentesco di Domenico Provenzani, sull'altare della cripta del santuario (Cripta di san Domenico). L'evento straordinario ebbe grande risonanza in paese tanto che ben presto venne innalzata una chiesetta idonea alla sistemazione della pietra del miracolo. Dal 1558 iniziarono a chiamarla Madonna dei Miracoli, per i molti prodigi che le vennero attribuiti. Col passare degli anni e di secoli il culto della Madonna dei Miracoli venne sempre più espandendosi, e si chiese e ottenne che essa fosse proclamata Padrona del paese. In un primo luogo occorreva l'ampliamento della chiesa e il 6 giugno 1724 iniziarono i lavori grazie al domenicano mussomelese Francesco Langela, che nel 1721 donò tutti i suoi averi per questo scopo.
Già nel 1730 poteva dirsi completata. Il prospetto è tutto in pietra locale scolpita, in puro stile barocco. Per quanto riguarda l'interno, si tratta di un'unica navata barocca sia nell'architettura che nell'ornamento.
Il tempio custodisce tutti gli oggetti della devozione: due simulacri in legno della Madonna, il primo di Provenzani - autore anche di un grande affresco sulla volta e di due pale d'altare - e il secondo, del 1876, di Francesco Biancardi, che scolpì anche il fercolo e la Madonna del Rosario che si trova nella sacrestia. L'altare è di bella fattura è sormontato dalla nicchia che conserva il simulacro della Madonna. L'attuale Madonna dei Miracoli risale alla seconda metà del XIX secolo. Oltre alla Madonna dei Miracoli e a quella del Rosario, possiamo ammirare San Vincenzo Ferreri e diversi dipinti. Anche la Madonna dei Miracoli ha una sua confraternita. I confrati vestono un saio bianco con mantello color acquamarina.
Più antichi, risalgono al 500, il San Giuseppe che è esposto in una cappella laterale e la Madonna dei Miracoli conservata nella cripta, l'annesso convento dei domenicani, ristrutturato, conserva il fascino del monastero ma non ospita più i religiosi; l'attuale chiostro San Domenico che è adibito a iniziative culturali ed espositive, presso la sala Randazzo "Palacultura San Domenico".
Da non perdere la festa, l' 8 e 15 settembre), anche se oggi è un pò meno colorata di un tempo, quando alla processione prendevano parte gli zampognari e non era raro vedere animali infiocchettati di nastri.
Nel santuario si conservano alcune statue in legno, sono le opere ottocentesche del maestro Francesco Biancardi: una Madonna dei Miracoli sull'altare maggiore e una Madonna del Rosario in sacrestia.