Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa Santa Margherita Mussomeli
Via Santa margherita
Non si conosce la data di fondazione della chiesa di santa Margherita. Fu, probabilmente, costruita con la chiesa di San Leonardo pochi anni dopo la chiesa madre, infatti, si trovano nello stesso quartiere di Terravecchia, e prima delle chiese di San Francesco, S.Giacomo e San Giovanni, situate oltre l'antica cinta muraria.
Deve forse,il suo nome alla prima moglie di Manfredi Chiaramonte, Margherita Passaneto.
Nella chiesa era presente una campana datata 1336. L'esistenza della chiesa è documentata nel 1563, quando era sede dell'omonima confraternita esistente fino al 1628. Tra la fine del '600 e i primi del '700 il tempio era divenuto del tutto inagibile. Cosi' fù abbattuto e ricostruito dalle fondamenta per opera del sacerdote Don Giuseppe Langela nel primo quarto del Settecento.
La nuova chiesa non riportò nulla dello stile originario,tanto che si può dire che si tratti di una chiesa settecentesca.
Nel 1738 la chiesa fu ceduta alla Compagnia dei Verdi costituita dai nobili e dai notabili della città che la elesse a proprio luogo di culto.
Nel corso del Settecento, la Compagnia dei Verdi fece realizzare l'organo, la balaustrata lignea della cantoria, il pulpito e i mobili della sagrestia.
Negli anni '80 fu restaurata la copertura che ha salvaguardato il solo aspetto esteriore del manufatto architettonico.
Nel 2007 la chiesa è stata parzialmente restaurata. I lavori sono stati diretti dall'arch. Crisostomo Nucera della Soprintendenza ai Beni Culturali di Caltanissetta. Sono stati restaurati i prospetti e gli stucchi dell'interno, rifatti gli intonaci e la copertura.
Descrizione
La chiesa sorge nel centro storico di Mussomeli. Il prospetto a capanna, strutturato da lesene tuscaniche giganti su alto piedistallo, è affiancato dal campanile con cella campanaria che si erge dalla cornice di coronamento. La facciata e il campanile sono di bella fattura con echi rinascimentali. Il portale modanato, inquadrato da lesene trabeate, è sormontato da un'edicola con lesene corinzie e volute di raccordo, affiancata da due finestre rettangolari. Nell'edicola, fino ai primi anni del '900, vi era collocata la statua in alabastro della Madonna del XVI secolo, provvisoriamente situata nella cripta della chiesa di San Ludovico. L'impianto spaziale è costituito da aula e presbiterio, coperti da volte a botte lunettata; alcune lunette dell'aula sono rimarcate da tralci fioriti di stucco, che circondano anche le finestre rettangolari del falso attico. Le pareti dell'aula sono scandite in tre partiti da lesene corinzie trabeate, che inquadrano arcate cieche con concio di chiave in stucco a motivi fogliati; la prima arcata è interrotta per la presenza della cantoria retta da colonne e semicolonne.
La terza arcata cieca da sinistra e la parete di fondo del presbiterio, con nicchia inquadrata da colonne tortili trabeate, sono decorate da gruppi scultorei in stucco di ordine dorico.
Apprezzabili gli stucchi baroccheggianti dell'interno di scuola serpottina con motivi floreali.
La chiesa è ancora chiusa al culto in attesa che vengano risolti i problemi d'infiltrazioni d'acqua che continua a danneggiare il lato destro dell'aula. Molti oggetti lignei sono accatastati al centro dell'aula.