Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Festa di San Nicola
Biografia del santo
San Nicola di Bari (Patara di Licia, 270 circa - Myra, 6 dicembre 343?). Proveniva da una famiglia nobile. Fu eletto vescovo di Myra in Licia (oggi Demre, nella parte anatolica della Turchia) per le sue doti di pietà e di carità molto esplicite fin da bambino. Fu considerato santo anche da vivo dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa ortodossa e da diverse altre confessioni cristiane. Durante la persecuzione di Diocleziano, pare sia stato imprigionato fino all'epoca dell'Editto di Costantino. Fu nominato patrono di Bari, e la basilica che porta il suo nome è tuttora meta di parecchi pellegrinaggi.
Noto anche come san Nicola di Myra, san Nicola Magno e san Niccolò, è famoso anche al di fuori del mondo cristiano perché la sua figura ha dato origine al mito di Santa Claus (o Klaus), conosciuto in Italia come Babbo Natale.
Storia
Nel 1270 soldatesche di Carlo D'Angiò, di ritorno dalla spedizione di Tunisi, sbarcate a Trapani, divulgarono il morbo della peste per tutto il territorio circostante e soprattutto in quello di Salemi I sopravvissuti fuggiti da Salemi bruciarono anche documenti storici per paura del contagio.
La leggenda vuole che nel corso del 1290, ricostruita la loro città, semi distrutta dalle guerre tra Angioini ed Aragonesi combattute nel loro territorio, i salemitani, timorosi che un altro tremendo flagello venisse a turbare la loro tranquillità, avanzarono al Papa Nicolò IV l'umile richiesta di un Santo patrono e protettore della loro città. La richiesta venne accolta, ma il Papa volle che decise che fossero gli stessi abitanti a scegliere il loro protettore. Così si scelse di estrarre da un bussolotto, contenente il nome di tutti i santi,il santo patrono. Dopo la prima estrazione uscì il nome di San Nicola di Bari. Non riscontrando alcun legame si optò per una seconda estrazione dopo la quale fu nuovamente San Nicola. L'estrazione, venne rieseguita e "miracolosamente" riconfermata per la terza volta.
A quel punto la scelta di San Nicola patrono di Salemi, così come ci è giunta per tradizione orale tramandata da padre in figlio, fu accolta con gioia da parte dei Salemitani.
In suo onore si dedicò una fiera. Si narra, altresì, che per intercessione del Santo insieme alla Madonna, a San Biagio e San Francesco il paese di Salemi fu salvato dal colera che Dio voleva scagliarvi nel corso del 1740. Nella centralissima piazza della Libertà per ringraziare il Santo di avere protetto la città dal terremoto del 1794 fu innalzata una statua.
Nel 1987, in occasione del IX centenario della traslazione delle reliquie a Bari del santo, nel corso di un pellegrinaggio del popolo salemitano a Bari, dopo una messa, celebrata dal parroco della città, sulla tomba, come dono al Patrono i salemitani offrirono un olio profumato imbevuto in un cotone che toccando il marmo della tomba venne completamente assorbito. Quell'ampolla è custodita a Bari come segno della venerazione al Santo che continua ad esistere dopo 7 secoli dalla sua proclamazione a Patrono di Salemi.
In onore del santo patrono della città, San Nicola di Bari, si svolge Lu fistinu di San Nicola. La festa ricorre il 6 dicembre anche se anticamente veniva celebrata anche il 9 maggio, data della traslazione delle reliquie del santo e ultima domenica di maggio in cui si celebrava il patrocinio.