Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Arco Durazzesco
La grande Porta durazzesca di stile gotico-catalano rappresenta anche secondo lo studioso e critico d'arte Stefano Bottari, uno dei più preziosi monumenti dell'architettura forzese
Tale arco, del XV secolo è situato nella zona Est del paese, in luogo sopraelevato, ed è raggiungibile dalla Piazza Cammareri grazie ad una scalinata semicircolare, in pietra arenaria, dal pittoresco aspetto scenografico. La letteratura competente e le guide turistiche definiscono durazzesca questa grande porta, dal nome della città albanese di Durazzo, di cui si era insignorita la famiglia degli Angiò.
Attraverso questo antico Portone ci si immette nel "Largo della Triade" e dell'ex-Convento Agostiniano dal qualei le case appaiono addossate l'una sull'altra e solo qualcuna mantiene il tetto di tegole.
Il materiale costruttivo del portone è quello classico di tante abitazioni forzesi; anche la strutturazione architettonica, a tre archi di cerchio a sesto ribassato, è piuttosto semplice.
E' manifesta comunque la ricerca di conferire un carattere all'edificio nell'utilizzazione di modanature sulla facciata, cioè rilievi in pietra arenaria rotondeggianti, nonchè alcune "cuspidi" di malta nella zona soprastante l'arco.
Ai piedi della caratteristica scalinata che conduce alla Chiesa della SS. Trinità, è un altro arco antico, semplice nella forma e nel solito materiale edilizio adoperato, costituito da conci di pietra e terra. Nella parte superiore della struttura si evidenziano forme, volute e disegni, abbozzati sull'intonaco e nascosti da un profumato gelsomino.