Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Le Latomie
La storia di Siracusa è molto lunga e complessa. Nell'età preistorica l'intera area che oggi occupa il suolo cittadino era sommersa dal mare, ma con il passare dei secoli si aprirono man mano fratture vulcaniche nei fondali marini che sollevarono il terreno formando così l'esistente territorio cittadino di Siracusa e la cosiddetta Penisola della Maddalena, che "abbraccia" letteralmente lo specchio di mare antistante al porto della città aretusea.
Nel periodo dell'Età del Bronzo queste zone furono popolate da piccole comunità neolitiche che andarono ad abitare nelle grotte carsiche presenti nel territorio aretuseo e questo lo si è dedotto dai molti reperti che sono stati rinvenuti (oggetti in bronzo, statuette e altri piccoli oggetti lavorati) sia nella stessa città di Siracusa (nelle caverne presenti nel Parco Archeologico e nelle Latomie) sia nelle vicine contrade di Targia, Cozzo Pantano (adiacente alla "Fonte del Ciane"), Terrauzza, Plemmirio e nella zona della "Grotta Monello".
Intorno al XVI secolo a.C. arrivò dalla Sicilia centrale (per la precisione dai Monti Erei, vicino Enna) la popolazione dei Siculi, che assieme alla gente locale, costruì dei piccoli villaggi fortificati e diede vita ad una rudimentale forma di governo gerarchico.
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