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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?


(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)





L'entrata è dal fianco occidentale.Il ricco manto di mosaici in cui l'oro fa da sovrano annulla per un istante tutte le altre sensazioni. Poi l'occhio si abitua e si incominciano a distinguere le singole parti.
Il vasto interno della cattedrale ha pianta a croce latina con transetto poco sporgente che di fatto è una continuazione ai lati del presbiterio delle navate laterali, molto più piccole e terminanti ciascuna con un'abside semicircolare, L'amplissima navata centrale è divisa dalle due navate laterali, da antiche colonne che sostengono archi a sesto acuto di tipo arabo. Bellissimi i capitelli, alcuni corinzi, altri in stile composito, con foglie d'acanto nella parte inferiore e cornucopie e ritratti di Cerere e Proserpina in quella superiore. Tra i capitelli e l'imposta degli archi sono stati inseriti pulvini con decorazioni musive arabescate.
Poco oltre la metà, un monumentale arco di trionfo introduce l'ampia zona del transetto e delle absidi, sopraelevata rispetto alle navate. Il pavimento di questa parte, ad intarsi marmorei come la parte bassa delle pareti, ricorda la tradizione bizantina. Il soffitto ligneo del coro è stato rifatto nel XIX sec.
I soffitti sono a travature scoperte dipinti nelle navate e a stalattiti di tipo arabo nella crociera, questi ultimi rifatti nel 1811 dopo un incendio che aveva distrutto parte del tetto. Il pavimento, completato nel XVI secolo è musivo, con dischi di porfido e granito e con fasce marmoree intrecciate a linee spezzate.
All'interno è poi possibile osservare sul fianco destro dell'abside il sarcofago in porfido di Guglielmo I, morto nel 1166, e quello marmoreo di Guglielmo II il Buono. Racchiuso in un altare, il cuore di S. Luigi, morto a Tunisi nel 1270 quando in Sicilia regnava il fratello Carlo I.
Sul lato sinistro, dentro tombe ottocentesche, si trovano invece le spoglie di Margherita di Navarra e di Sicilia, moglie di Guglielmo I, e dei figli Ruggero ed Enrico e nella Cappella di San Luigi dei Francesi, i resti del re Luigi IX . La Cappella del Crocifisso presenta un'esuberante decorazione barocca, tutta in marmo, e una profusione di intarsi, bassorilievi, altorilievi, statue, volute, il crocifisso ligneo è del '400. La sala del tesoro custodisce reliquiari ed altri oggetti di culto. Sotto l'arco che chiude la crociera del transetto trovano posto i due altari coronati da scene musive: a destra quello episcopale, sormontato dal simbolico tributo di Guglielmo II alla chiesa (il re è colto nell'atto di donare la cattedrale alla Madonna) e quello reale, a sinistra, che conferma la protezione divina sul re (è Cristo stesso che incorona Guglielmo), Quest'ultimo, nel timpano, presenta due leoni che si fronteggiano (composizione tipicamente orientale), simbolo di potere, che ritornano anche sui bracci del trono.
La parte più bassa delle pareti, dal fregio "a palmizi" al piano pavimentale, sul modello della Cappella Palatina di Palermo, è uniformemente resa ad incrostazione marmorea e fasce verticali (in tutto 493 unità), in mosaico ruotato, a motivi geometrici. Tali opere, assieme al pavimento del grande presbiterio e agli intarsi sugli arredi marmorei e sulle membrature architettoniche, costituiscono un complesso esecutivo di consistente estensione (circa 300 m² per le fasce a parete, e 975 m² per il pavimento del grande presbiterio) e un repertorio di motivi decorativi straordinariamente vario e numeroso.
La cronologia esecutiva copre un arco temporale che va dalle origini della costruzione normanna fino ai primi anni del secolo scorso, con un incremento di intensità operativa nel corso dell'Ottocento, durante il quale si attuarono consistenti ed estesi interventi di restauro e integrazione. In attesa che giunga a compimento il lavoro di studio del prof. Giuseppe Oddo, sul mosaico decorativo in opus sectile a motivi geometrici del duomo di Monreale non sussiste al momento uno studio complessivo e organico.





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